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1) Dizion. 5° Ed. .
FILIAZIONE.
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FILIAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'esser figliuolo; ed altresì Relazione tra i figliuoli o i discendenti e il padre o l'antenato.
Dal basso lat. filiatio. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 3, 1, 161: Overo che s'abbia da fermare lo stato d'una persona sopra la sua filiazione, o descendenza, con casi simili.
Definiz: § I. E figuratam., con relazione a Dio. –
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg.: Alla quale filiazione chi vuol venire, pigli esemplo da quella Cananea.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 165: Molto è da amare questo largo perdonatore, il quale sì liberamente e tosto ogni cosa ed ogni offesa perdona, e restituisce l'uomo alla grazia della sua filiazione.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 300: Siamo veri o legittimi suoi figliuoli (di Dio). E questa vera filiazione si mostra alle opere.
Esempio: Gell. Lettur. 1, 14: Gli fa felici in questa vita, e di poi felici e contenti per sempre ne l'altra, trasmutandogli mediante tal filiazione di mortali e passibili in immortali e gloriosi.
Definiz: § II. Filiazione, si disse per Tutela, Protettorato, di un Comune o di un Principe verso altro Comune o Principe. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 1, 186: A che vi rispondiàno, che 'l nostro desiderio è quello medesimo che 'l vostro, che e' Montepulcianesi sieno nella filiazione del Comune di Siena.
Esempio: Capp. N. Comment. 68: Ebbesi accordo col signore di Ravenna; el tornò nella filiazione della Signoria di Vinegia, e per certi sospetti, overo trattati, n'andò in Candia.