Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DEBILITARE.
Apri Voce completa

pag.64


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DEBILITARE.
Definiz: Att. Far divenir debole, Scemare le forze o il vigore, Affievolire; e riferiscesi così al corpo umano, come ai sensi, alle potenze, e simili.
Dal lat. debilitare. ‒
Esempio: Dant. Conv. 230: Per affaticare lo viso (la vista) molto a studio di leggere, in tanto debilitai gli spiriti visivi, che le stelle mi pareano tutte d'alcuno albore ombrate.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 269: E certe cose la spengono (la lussuria), debilitando gli spiriti, e consumando lo sperma.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 149: La infermità è da ricevere con allegrezza per molte ragioni; la prima è perchè debilita il corpo, il quale continuamente.... combatte.
Definiz: § I. Figuratam., riferito a cose morali. ‒
Esempio: Gell. Circ. 152: Non vi dolete della natura, se ella non vi ha armato il corpo .... d'unghie, di denti o di corna, dappoi che voi vi debilitate tanto da voi stessi l'armi e le forze dell'animo.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 381: Ripigliò il Giberto, che sì fatta convenzione debiliterrebbe il più valido mezzo per fargli ottener Milano senza sangue, senza spesa, e con somma gloria.
Definiz: § II. E pur figuratam., Scemare di potenza, Ridurre in istato di debolezza. ‒
Esempio: Bocc. Comm. Dant. M. 2, 294: Essendo [Dionisio] da molti sinistri avvenimenti debilitato assai, da' suoi medesimi fu ucciso.
Definiz: § III. E riferito a movimento, impeto, e simili, vale Diminuire di intensità, di velocità, e simili. ‒
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 96: L'acqua.... impedisce e debilita [l'impeto della palla d'artiglieria] in modo, che leggerissima percossa farà nel letto del fiume o del lago.
Definiz: § IV. Si usò anche per Evirare, Castrare. ‒
Esempio: Adim. A. Pind. 107: Congiungendosi alle volte co' forestieri, ammazzavano o debilitavano i figliuoli maschi, allevando le femmine in esercizj virili.
Definiz: § V. Neutr. pass., debilitarsie trovasi anche in forma di Neutr. Divenir debole, Scemar di forze, Indebolirsi. ‒
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 148: Aguardando lì, lo viso per la grandissima longitudine viene debilitando; imperciò, quanto la cosa si dilunga più dal suo incominciamento, tanto più viene debilitando.
Definiz: § VI. E figuratam. ‒
Esempio: Cavalc. Pungil. 247: Dobbiamo temere, che l'uomo, per gli molti veniali, non si debiliti, sicchè poi leggiermente caggia ne' mortali.
Esempio: Panzier. Tratt. 24 t.: E sè nella sua mente [Maria] perfettamente umiliando, e nell'anima altissimamente contemplando, la quale per nulla azione debilitava.
Definiz: § VII. Vale anche Scemare di vigore, d'intensità, di resistenza e simili, secondo la natura del soggetto. ‒
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 401: Ma bisogna avertire che li ossami non si debilitino con l'averli a forare.
Esempio: Cellin. Vit. 419: La detta [acqua] aveva penetrato tanto, che il detto marmo si era debilitato, e come marcio in quella parte del buco di sopra e' si dimostrò dappoi, che ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 203: L'ingrandirsi estensivamente lo splendore della luna.... gran mutazione di accrescimento produce nell'illuminar la terra, ancorchè intensivamente vada debilitandosi, onde per tal rispetto il lume dovrebbe farsi men vivo.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 326: Non si può dunque debilitare la vite pel gemito ch'ella fa in primavera.