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INTERSTIZIO.
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INTERSTIZIO.
Definiz: Sost. masc. Spazio minimo interposto fra due corpi o fra due parti d'un corpo.
Dal lat. interstitium. –
Esempio: Borell. Scritt. Mot. Acq. 20: Non importando molto che l'acqua torbida suprema, sbucando per gl'interstizj delle fascine, si comunichi nella laguna, ec.
Esempio: Red. Cons. 1, 217: Pungendo però questo [liquido mucilaginoso] le fibre che tessono le corde legamentose del femore, e forse ancora quelle de i circonvicini tendini de i muscoli, negl'interstizj delle quali per lo suo lentore resta intralciato, eccita ec.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 156: E reca esperienze in confermazione della sentenza del Malpighi, intorno a penetrare aria negli interstizj tra lobo e lobo interno del polmone.
Esempio: Manfred. Not. Guglielmin. 33: Non ammettendo altro vacuo, che quello che rimane negl'interstizj delle particelle dell'etere.
Esempio: Cocch. Disc. 1, 95: Nè ad alcuno dee dar fastidio il manifesto dilatamento dell'acqua nell'agghiacciarsi, perchè quel suo crescer di mole non altronde deriva che dallo sprigionarsi l'aria, che, come ognun sa, sempre è coll'acqua mescolata dagl'interstizj degli aquei elementi che per l'effetto del freddo s'avvicinano, ec.
Esempio: E Cocch. Disc. 1, 97: Sotto trovasi la membrana adiposa, e quindi i muscoli, e negl'interstizj innumerabili vasi.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 21: Questi interstizj, lasciati voti tra un masso e l'altro, sono ripieni di un suolo o filoncino di bolo.
Esempio: E Targ. Viagg. 8, 356: Nei piccoli interstizj tra essi fascetti si sono accagliati (certi sughi) in sottili crosterelle, le quali incamiciano tutte le superficie delle fibre legnose con materia granulosa nera.
Definiz: § I. In senso generico, per Spazio qualsiasi, Intervallo, Distanza; anche figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 208: L'altrui vizio Illustra lor; chè nulla meglio scopre Contrarj duo, ch'un picciol interstizio (male la stampa: con picciol).
Esempio: Grand. Instit. geom. 9: Quindi solamente quelle figure, di cui tutti gli angoli posti insieme uguaglino quattro retti, possono riempire lo spazio, congiungendosi in un punto, senza lasciarvi interstizj voti.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 4: L'intervallo frapposto tra il Creatore e la creatura è infinitamente maggiore di quello che parte essa creatura ed il nulla, quantunque tale interstizio sia pure infinito.
Definiz: § II. Trovasi per Intervallo di tempo, Indugio. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 574: Avean conosciuto che 'l Concilio, sì per non dare esempio di voler lo stesso all'altre nazioni, sì per non perdere i vescovi con tanto stento adunati, ed impazienti di novelli interstizj, non poteva obligarsi a quella tardezza indeterminata.
Definiz: § III. Term. ecclesiastico. Quell'intervallo di tempo che è prescritto doversi osservare nel passare da un ordine sacro all'altro. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 573: Non passasse a'maggiori [ordini] chi, non desse speranza di convenevol profitto nella dottrina; nè senza interstizio annuo dall'ultimo de' minori, salvo se il vescovo per utilità della chiesa non giudicasse diversamente.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 14, 2, 4, 82: Il quinto requisito è quello degli spazj convenienti tra un ordine e l'altro; e questi vanno esplicati col termine o col vocabolo degl'interstizj: cioè, che la tonsura e gli ordini minori si possono conferire unitamente.... bensì che non possano con essi in un istesso tempo conferirsi gli ordini sacri, li quali si devono in ciascuna ordinazione conferire singolarmente: e separatamente nelli tempi a ciò stabiliti dal medesimo consiglio, cioè ec.