Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
APPARENTARE.
Apri Voce completa

pag.578


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
APPARENTARE.
Definiz: Neutr. pass. apparentarsi Imparentarsi, Contrar parentela, Divenir parente. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 24: Faremo menzione del detto Uberto e del suo legnaggio, e di coloro che si apparentarono con lui.
Esempio: Urban. 30: Un così alto e nobil signore cerca per più mio bene apparentarsi appresso di me.
Esempio: Porz. C. Op. 81: Perchè il principe di Bisignano non s'avea voluto da poi apparentar seco, s'era spiccato dall'impresa.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 35: Con la cui famiglia [Piccolomini] quella de' Chigi fin da quell'ora erasi apparentata sedici volte.
Definiz: § I. Trovasi anche in forma di Neutro. –
Esempio: Car. Stracc. 1, 2: Non si son mossi per vostro dispregio, ma per desiderio di apparentare con voi.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 11, 2, 18: E particolarmente in quei paesi, nei quali s'usa d'apparentare volentieri tra parenti stretti, con le dovute dispense.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Bianc. Laud. 110 t.: La nostra umanità tanto vilissima Colla divinità s'apparentòe, Lo Spirito Santo di ciò fu artefice.
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg.: La intelligenza e la dilezione per ispiritual matrimonio si congiunse e apparentossi cogli Cristiani.
Definiz: § III. E pur figuratam. per Dimesticarsi, Usar familiarmente come parente. –
Esempio: Fag. Rim. 7, 53: E per me ci starei dieci anni e venti, E me n'andrò, perchè non s'abbia a dire: O Fagiuolo minchion, tu t'apparenti.