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1) Dizion. 5° Ed. .
ABLUZIONE
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Dizion. 5 ° Ed.
ABLUZIONE.
Definiz: Sost. femm. Lavamento, Bagnamento del corpo, o di alcuna sua parte.
Dal lat. ablutio. −
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 207: Loderei il praticare quivi frequentemente le abluzioni e lavande coll'acqua marina.
Definiz: § I. Per similit., detto di checchessia. −
Esempio: Magal. Lett. 41: Può pigliare l'acqua,.... ricordandole che hanno a essere abluzioni e non imbriacature. Voglio dire, che i vasi non vi s'hanno a immergere insino ai capelli, bastando il mettere in uno di essi un'oncia d'acqua.
Definiz: § II. Abluzione, dicesi ancora il Lavarsi che fa il Sacerdote nella Messa le dita, prima della Consacrazione, e dopo la Comunione; ed anche in altre ecclesiastiche funzioni. −
Esempio: Buomm. Verg. 103: Il prelato dopo che ha comunicate le vergini, si purifica; e fatta l'abluzione, piglia di mano del diacono la mitria preziosa.
Definiz: § III. E parimente Abluzione significa quel Sorso d'acqua o di vino, che il popolo soleva prendere dopo la Comunione. −
Esempio: Rondinell. F. Relaz. 101: Ordinò.... non si mettesse l'acqua benedetta nelle pile, alla Comunione l'abluzione e la tovaglia si levasse.
Definiz: § IV. Dicesi anche di quell'Uso comandato da alcune religioni, il quale consiste nel lavarsi, in certi determinati tempi o circostanze, il corpo o alcuna parte di esso. −
Esempio: Segner. Incred. 381: La legge del Messia non si oppose a quella di Mosè, ma perfezionolla,.... mentre ne tolse le cerimonie legali, le cene, le aspersioni, le abluzioni, le vittime,.... e sustituì i sacramenti.