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Dizion. 4° Ed. .
POVERELLO
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pag.685
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POVERELLO.
Definiz: | Dim. di Povero; e si usa talora anche figuratam. per espressione di compassione, o d'altri affetti. Lat.
pauperculus. Gr. πένης. |
Esempio: | Vit. Crist. D. E così vilmente, come qual tu vuogli altro poverello del popolo.
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Esempio: | Dant. Inf. 21. Con quel furore, e con quella tempesta, Ch'escono i cani addosso al
poverello. |
Esempio: | E Dan. Par. 10. Qual Pietro fu, che con la poverella Offerse a
santa Chiesa il suo tesoro. |
Esempio: | E Dan. Par. 13. Ruppe 'l silenzio ne' concordi numi Poscia la
luce, in che mirabil vita Del poverel di Dio narrata fumi. |
Esempio: | Petr. canz. 26. 7. O poverella mia, come se' rozza! |
Esempio: | E Petr. canz. 35. 2. Che 'l poverel digiuno Viene ad atto
talor, ch'in miglior stato Avría in altrui biasimato. |
Esempio: | Galat. 71. Perciocchè mentre noi viviamo secondo il senso, sì siamo noi simili al
poverello infermo, cui ogni cibo, quantunque dilicato, e soave, pare agro, e salso, e duolsi della servente, o del
cuoco. |
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