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Dizion. 5° Ed. .
DEH.
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pag.108
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DEH. Definiz: | Interiezione ed Esclamazione, che serve ad esprimere diversi affetti e movimenti dell'animo, come raccomandazione, preghiera, desiderio, meraviglia, compassione, dolore, pentimento, e simili; ma non usasi oggi che in poesia o nella prosa elevata. |
Forse dal lat. hee, rinforzata con l'aggiunta della d; sebbene altri pensi che possa esser fatta dal lat. dee, forma del vocativo di deus, talora usata dagli scrittori della bassa latinità. – Esempio: | Dant. Purg. 28: Deh, bella donna ch'a' raggi d'amore Ti scaldi,... Vegnati voglia di trarreti avanti. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 295: Deh, fosse or qui quel miser pur un poco. | Esempio: | E Petr. Rim. 2, 127: Deh porgi mano all'affannato ingegno, Amor, ed allo stile stanco e frale. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 559: Deh.... è intergezione che significa deprecazione, esortazione. | Esempio: | Tass. Gerus. 13, 39: O tu, che dentro a i chiostri della morte Osasti por.... il piede, Deh, se non sei crudel quanto sei forte, Deh, non turbar questa secreta sede. | Esempio: | Mont. Poes. 2, 42: Deh! per l'amato Cenere sacro dell'ucciso figlio. |
Definiz: | § I. Serve altresì a dimandare istantemente, ovvero con lusinga. – |
Esempio: | Dant. Purg. 5: Deh, perchè vai? deh, perchè non t'arresti? | Esempio: | Petr. Rim. 2, 245: Deh, qual amor sì licito o sì degno, Qua' figli mai, quai donne Furon materia a sì giusto disdegno? | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 327: Deh, anima mia dolce, che parole son quelle che tu di'? |
Definiz: | § II. Ed in proposizione interrogativa, equivale spesso a Di grazia. – | Esempio: | S. Greg. Omel. 3, 78: Se alcuno potente mandasse ad invitare qualunque povera persona, deh! che farebbe quello povero, se non che si goderebbe d'essa invitazione? |
Definiz: | § III. Talora serve alla figura di riprensione, ed equivale a Ma. – |
Esempio: | Bocc. Laber. 87: Deh che dich'io? l'armata del re Ruberto, qualora egli la fece maggiore, tutta insieme concatenata.... a grandissimo agio vi potrebbe essere entrata. |
Definiz: | § IV. Serve anche alla esortazione, ed all'ammonimento. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 102: Deh, va' con Dio, buono uomo; lasciaci dormire, se ti piace. | Esempio: | Tass. Gerus. 1, 31: Deh! fate un corpo sol di membri amici: Fate un capo, che gli altri indrizzi e frene. | Esempio: | E Tass. Gerus. 2, 43: Deh, dimmi, chi son questi, ed al martoro Qual gli conduce o sorte o colpa loro? | Esempio: | Mont. Poes. 2, 80: Salvo il mio sposo? C. Il figlio mio! deh, narra. |
Definiz: | § V. Serve eziandio ad approvare, a magnificare e simili, ed equivale ad Oh. – | Esempio: | Petr. Rim. 2, 97: Deh, qual pietà, qual angel fu sì presto A portar sopra 'l cielo il mio cordoglio? | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 295: Deh, come la donna ha ben fatto a vendicare la sua ingiuria con la morte dello sparviere! |
Definiz: | § VI. Talora è anche interiezione di rimprovero, ed è lo stesso che Eh, Eh via, Oh via, e simili. – | Esempio: | Albert. Piag. Boez. 90: Deh, o scherniscimi tu, tessendo con ragione non ispieghevole laberinto, nel quale ec. | Esempio: | Bocc. Decam. 7, 38: Deh, andate, andate. O fanno i preti così fatte cose? |
Definiz: | § VII. Ed è altresì interiezione esclamativa, equivalente ad Oh, Ah e simili. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 1, 175: Deh, perchè non prendo io del piacere, quando io ne posso avere? | Esempio: | E Bocc. Decam. 3, 122: Deh, quanto mal feci a non aver misericordia del Zima mio! |
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