Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Interiezione ed Esclamazione, che serve ad esprimere diversi affetti e movimenti dell'animo, come raccomandazione, preghiera, desiderio, meraviglia, compassione, dolore, pentimento, e simili; ma non usasi oggi che in poesia o nella prosa elevata.
Forse dal lat. hee, rinforzata con l'aggiunta della d; sebbene altri pensi che possa esser fatta dal lat. dee, forma del vocativo di deus, talora usata dagli scrittori della bassa latinità. –
Esempio: Dant. Purg. 28: Deh, bella donna ch'a' raggi d'amore Ti scaldi,... Vegnati voglia di trarreti avanti.
Esempio: Petr. Rim. 1, 295: Deh, fosse or qui quel miser pur un poco.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 127: Deh porgi mano all'affannato ingegno, Amor, ed allo stile stanco e frale.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 559: Deh.... è intergezione che significa deprecazione, esortazione.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 39: O tu, che dentro a i chiostri della morte Osasti por.... il piede, Deh, se non sei crudel quanto sei forte, Deh, non turbar questa secreta sede.
Esempio: Mont. Poes. 2, 42: Deh! per l'amato Cenere sacro dell'ucciso figlio.
Definiz: § I. Serve altresì a dimandare istantemente, ovvero con lusinga. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Deh, perchè vai? deh, perchè non t'arresti?
Esempio: Petr. Rim. 2, 245: Deh, qual amor sì licito o sì degno, Qua' figli mai, quai donne Furon materia a sì giusto disdegno?
Esempio: Bocc. Decam. 2, 327: Deh, anima mia dolce, che parole son quelle che tu di'?
Definiz: § II. Ed in proposizione interrogativa, equivale spesso a Di grazia. –
Esempio: S. Greg. Omel. 3, 78: Se alcuno potente mandasse ad invitare qualunque povera persona, deh! che farebbe quello povero, se non che si goderebbe d'essa invitazione?
Definiz: § III. Talora serve alla figura di riprensione, ed equivale a Ma. –
Esempio: Bocc. Laber. 87: Deh che dich'io? l'armata del re Ruberto, qualora egli la fece maggiore, tutta insieme concatenata.... a grandissimo agio vi potrebbe essere entrata.
Definiz: § IV. Serve anche alla esortazione, ed all'ammonimento. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 102: Deh, va' con Dio, buono uomo; lasciaci dormire, se ti piace.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 31: Deh! fate un corpo sol di membri amici: Fate un capo, che gli altri indrizzi e frene.
Esempio: E Tass. Gerus. 2, 43: Deh, dimmi, chi son questi, ed al martoro Qual gli conduce o sorte o colpa loro?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 418: Deh! con manco collora, Signora Rosa.
Esempio: Mont. Poes. 2, 80: Salvo il mio sposo? C. Il figlio mio! deh, narra.
Definiz: § V. Serve eziandio ad approvare, a magnificare e simili, ed equivale ad Oh. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 97: Deh, qual pietà, qual angel fu sì presto A portar sopra 'l cielo il mio cordoglio?
Esempio: Bocc. Decam. 6, 295: Deh, come la donna ha ben fatto a vendicare la sua ingiuria con la morte dello sparviere!
Definiz: § VI. Talora è anche interiezione di rimprovero, ed è lo stesso che Eh, Eh via, Oh via, e simili. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 90: Deh, o scherniscimi tu, tessendo con ragione non ispieghevole laberinto, nel quale ec.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 38: Deh, andate, andate. O fanno i preti così fatte cose?
Definiz: § VII. Ed è altresì interiezione esclamativa, equivalente ad Oh, Ah e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 175: Deh, perchè non prendo io del piacere, quando io ne posso avere?
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 122: Deh, quanto mal feci a non aver misericordia del Zima mio!