Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MICCINO
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MICCINO.
Definiz: Sost. masc. Piccolissima parte, Menoma parte, e quasi Briciolo, di checchessia; Briciolino, Micolino. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 101: Poi togli un poca di sinopia scura, con un miccino di nero; e profila ogni stremità di naso, d'occhi, di ciglia ec.
Esempio: Burch. Son. 1, 79: Ora incomincia qui il perfetto vino. Tu non ne vuoi..., Io ne vo' pur; deh dammene un miccino.
Esempio: Firenz. Rim. 2, 418: E se ci mette un miccin d'avvertenza, Ei vedrà che ec.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 48: Dal lat. mica si fece micolino usato dal Boccaccio...; e dipoi, miccino e miccichino.
Definiz: § I. E in forza d'Avverb., vale Alquanto, Un poco. –
Esempio: Pataff. 8: A Spizzicone il naso un tal miccino Egli tirò.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 157: Aspetta, tanto ch'io torni, un miccino.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 20 t.: Come si strigne un miccino, In un tratto dentro schizza.
Definiz: § II. A miccino, posto avverbialmente, vale A poco a poco, A un pochino per volta, In piccola quantità o dose, e simili. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. C. 230: Quand'ella piscia a miccino.
Esempio: Firenz. Rim. 2, 305: Egli è un dare a miccin la ciccia a' putti, Acciocchè la non faccia poi lor male.
Esempio: Varch. Ercol. 124: Favellare a spizzico, a spilluzzico, a spicchio, e a miccino, è dir poco e adagio ec.
Esempio: Car. Comm. 44: I fichi, perchè sono un boccon solo, e grande, e sdrucciolativo, bisognando ingoiarlo tutto in una volta, non fa per quelli che magnano a miccino.
Esempio: Fag. Rim. 1, 83: A parlare a compito e a miccino, S'io ve l'ho a dir, non mi son mai trovato.
Esempio: Giust. Vers. 28: Arrosto e vino, Mostrato in copia, Dato a miccino.
Definiz: § III. Usasi comunemente nella maniera Fare a miccino di checchessia, che vale Consumarne, Usarne, a poco per volta, con risparmio, misuratamente; e nell'altra assoluta Fare a miccino, che significa Usar parsimonia, regola, o simile. Anche in senso figurato. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 111: Senza che qui fra noi Del buon si debbe far sempr'a miccino.
Esempio: Galil. OP. Cart. Div. XIV, 246: Non rimando la pignattina delli spinaci, perchè non è ancora vota del tutto, chè, per esser stati così buoni, ne ho fatto a miccino.
Esempio: Buomm. Pros. var. 230: Mi ricordo, quand'io era giovane,... ch'e' si viveva più alla domestica, e non c'erano tanti marchesi, e si faceva più a miccino de' titoli.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 16: Oh questa veramente è bella. Volete esser voi quello che faccia a bizeffe delle lettere e le scialacqui; e poi pretendete che gli altri ne facciano a miccino.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 540: Il latino mica ha dato a noi la voce negativa non mica, Nè pure un briciolo; onde Fare a miccino, Mangiare, o Consumare, poco per volta.
Esempio: Casott. A. Celid. 301: Bisognando nel ber fare a miccino, Io m'attacco a mangiar per sostentarmi.
Esempio: Fag. Rim. 3, 118: È ver ch'io fo a miccino dell'inchiostro, Ch'io non scrivo capitol nè sonetto;... Ma vero è ancora.... Che per comporre non c'è più soggetto.