Lessicografia della Crusca in rete

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COLATURA.
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COLATURA.
Definiz: Sost. femm. L'operazione del colare.
Definiz: § I. Per Materia colata, e più specialmente il Liquido che si cava da un'infusione o da un decotto, dopo avergli colati: riferito poi a cera, dicesi oggi comunemente Colaticcio. –
Esempio: Benciv. Mes. 31 t.: Sono di quegli che danno la infusione, non la colatura; quando si cerca di solvere, e' danno la colatura.
Esempio: E Benciv. Aldobr.: S'ell'è colatura, ed ell'è forte, si fa buon dormir con essa.
Esempio: E Benciv. Aldobr. appr.: La mattina vi lavate di colatura di crusca di grano.
Esempio: Libr. Adorn. Donn. 3: A questa colatura sia aggiunto polvere d'allume in grande quantitade.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 188: Se il vino non è in tutto spento,... con colatura di seme d'ebbio ristorerà.
Esempio: Red. Lett. 2, 29: Di detta colatura oncie tre.
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 190: La detta acqua si riduca a sole sei once, le quali si colino, e questa colatura serva per bevere.
Definiz: § II. E per La materia che nelle fornaci de' metalli, de' vetri, de' mattoni, e simili, fondendosi per troppo calore, si stacca dalla massa principale, cola giù, e freddandosi si rappiglia. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 124: Nello stucco si murano le telline e le colature delle pietre cotte.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 126: Si fa ancora.... un musaico rustico.... pigliando piccoli pezzi di colature di mattoni disfatti e troppo cotti nella fornace, ed altri pezzi di colature di vetri.
Definiz: § III. Colatura d'acque, si disse per stalattite, ossia Concrezione lapidea o d'altra materia, prodotta da stillicidio. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 124: Come di tartari e di colature d'acque si conducono le fontane rustiche.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 36, 1: Colature d'acque. Una certa gruma, tartaro, o pietra, che vogliamo dire, le quali in forma di radici son generate da alcune sorgenti d'acque molto crude e grosse. Servono agli architetti per adornar grotte e fontane.