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1) Dizion. 5° Ed. .
DENTINO.
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Dizion. 5 ° Ed.
DENTINO.
Definiz: Diminut. e Vezzeggiat. di Dente. Dente piccolo; e propriamente dicesi Quello che va spuntando.
Definiz: § I. Parlandosi di cavalli o vitelli, Dentini chiamansi comunemente I primi denti, i quali soglion cadere fra il terzo e il quarto anno dell'età loro. –
Esempio: Lastr. Agric. 4, 34: Vi sono i giovenchi (il qual nome ritengono dal tempo che sono stati domati fino a che tengono i dentini) i quali non possono usarsi per ogni fatica.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 36: Dopo il quarto anno della loro età, nel qual tempo avranno lasciati i dentini, non più si dicono giovenchi, ma manzi da lavoro.
Definiz: § II. Andar fuori di dentini, detto di giovenchi o cavalli, vale Perdere i dentini, Cadere ad essi i dentini. –
Esempio: Lastr. Agric. 4, 35: Quando hanno passato [i giovenchi] il terzo anno della loro età, che è quando son prossimi ad andar fuori di dentini.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 37: Le vacche propriamente dette si dicono quelle che, nell'istessa maniera dei manzi da lavoro, son già andate fuori di dentini; lo che accade nella loro età di 4 anni,... tenendo per gli anni indietro fino alla nascita il nome di vitelle gentili.
Definiz: § III. Mettere i dentini, figuratam. e in ischerzo, vale Essere molto innanzi nella pratica delle cose, ovvero in alcuna arte o scienza. –
Esempio: Magal. Com. Inf. Lett. 96: Mi disse.... che gli era parso [il discorso] molto sodo e giudizioso. Io dissi: Ottavio ha messi i dentini.
Definiz: § IV. Mettere un dentino; lo stesso che Mettere un dente, ma è di uso più comune.