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1) Dizion. 5° Ed. .
MARAVIGLIA e MERAVIGLIA.
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MARAVIGLIA e MERAVIGLIA.
Definiz: Sost. femm. Commozione di animo, che rende attonito, nascente da novità o da cosa rara; Sentimento di stupore che si desta nell'animo di chi vede, ode, o considera, cosa rara od insolita.
Dal lat. mirabilia, plurale neutro dell'adiettivo mirabilis, Cose da ammirarsi. –
Esempio: Dant. Inf. 28: Più fur di cento che, quando l'udirò, S'arrestaron nel fosso a riguardarmi, Per maraviglia obliando il martiro.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Sì com'egli appare Subitamente cosa, che disvia Per maraviglia tutt'altro pensare.
Esempio: Petr. Rim. 2, 102: Gli angeli eletti e l'anime beate Cittadine del cielo, il primo giorno Che Madonna passò, le fur intorno, Piene di maraviglia e di pietate.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 263: Giachetto.... fu ad un'ora da tanta maraviglia e da tanta allegrezza soprappreso, che appena sapeva che far si dovesse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 31: Gran maraviglia di sì strano caso Va rivolgendo a Malagigi il petto.
Esempio: Grazz. Pros. 56: Per la qual cosa gli crebbero in mille doppj la meraviglia e il dolore.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 134: È agevol cosa il compilare un poema di una sola azione; ma difficilissima è poi da poema tale far nascere il diletto, l'utile e la maraviglia.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 54: Lasciò la pugna orribile nel core De' Saracini e de' Fedeli impressa Un'alta meraviglia ed un orrore Che per lunga stagione in lor non cessa.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 36: Questo colpo solo ritenne i Barbari dal proceder più oltre, per la meraviglia e spavento che ebbero.
Esempio: Galil. Op. VIII, 73: Talvolta una maraviglia si attutisce con un miracolo.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 2: E se posson destare in noi il nobilissimo sentimento della maraviglia, ch'è un'estasi brieve della mente umana affissata dallo stupore nella grandezza e dignità dell'oggetto; ec.
Esempio: Menz. Poes. 2, 96: E tacque ancor, tal maraviglia il prese, Quando, ec.
Esempio: Lambr. Elog. 4: Quando io leggo le storie fiorentine, mi sento compreso di riverenza e di meraviglia, al vedere apparire di secolo in secolo uomini egregj per vario valore ec.
Definiz: § I. E per Segno, Espressione, esteriore di maraviglia. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Se cosa n'apparisce nuova, Non dee addur maraviglia al tuo volto.
Esempio: E Dant. Purg. 2: Di maraviglia, credo, mi dipinsi.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 363: Se ti fosse Noto costui, vedrei sulla tua fronte Meraviglia, terrore.
Definiz: § II. Vale anche Ciò che suscita, eccita, maraviglia; Cagione, Occasione, di maraviglia: e altresì Opera, Impresa, Cosa, maravigliosa. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 45: Fa' che leggi molte cose, e poichè l'hai imprese lasciale istare; chè molte maraviglie scrivono li savj uomini, le quali non sono da credere.
Esempio: Stor. Apol. volg. 54: Era savia, e sapeva bene sonare e cantare: e però dice, che tu facci d'avere domane una carretta, e falla portare nella piazza, e fa' ragunare el popolo; e vedrai maraviglia.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 26: Poi che la terra, fangosa per lo ricente diluvio, si riscaldò per gli caldi del sole, partorìo maniere sanza numero, in parte riformòe le figure antiche, e in parte creoe nuove maraviglie.
Esempio: Bibb. N. 5, 124: Sta' e considera le maraviglie di Dio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 4: Vede la donna un'alta maraviglia, Che di leggier creduta non saria: Vede passar un gran destriero alato, Che porta ec.
Esempio: Cas. Lett. Sor. 240: V. S. avrà veduto le meraviglie di Venezia, ed itosene a Padova, dove ella debbe già essere posata.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 28: Mentre che la felicità di questo artefice faceva di sè tante gran maraviglie, ec.
Esempio: Bard. G. Vill. Adr. 1: Nella città e contado di Tivoli.... sono grandissime maraviglie.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 378: La maraviglia maggiore si fu la prestezza, perchè laddove credeva ciascuno potersene venire con pena a capo in molte successioni e età d'uomini, elle ebber tutte la lor compiuta perfezione dentro al tempo ec.
Esempio: Bart. D. Giapp. 2, 10: Delle proprie vite fecero maraviglie sì grandi, che pareano da recarsi più tosto a miracolo della lor fede che a merito del lor valore.
Esempio: Segner. Mann. sett. 1, 4: Contuttociò, nota altissima maraviglia.
Definiz: § III. Figuratam. detto di persona, usato per lo più con un compimento denotante alcuna sua qualità, retto dalla prep. In o Di. –
Esempio: Dant. Rim. 114: Io vidi monna Vanna e monna Bice Venire inver lo loco là ov'i' era, L'una appresso dell'altra meraviglia.
Esempio: Bart. D. Inghilt. 1, 13: Cavaliere, in prodezza d'armi e in avvenenza e maniere gentili, una maraviglia al suo tempo.
Definiz: § IV. E per Miracolo, e anche semplicemente per Portento, Prodigio; ma in tal senso non userebbesi oggi che in poesia. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 21: D'una montagna viene un lago dinanzi a questo monistero, e non mena niuno pesce di niuno tempo, se no di quaresima; e comincia lo primo dì di quaresima e dura sino al Sabato Santo.... Dal dì innanzi non ve se ne vede nè trova veruno, per maraviglia, insino all'altra quaresima.
Esempio: E Marc. Pol. Mil. B. 30: Gittata la pietra nel pozzo, un fuoco discese dal cielo ardente e gittossi in quel pozzo. Quando gli Re viddono questa maraviglia, penteronsi di ciò che avevano fatto.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 79: E sentendosi quel secolare fratello di quel monaco, per maraviglia di Dio, avanzare più l'un dì che l'altro, ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 42: Sì vedrem poi per maraviglia insieme Seder la donna nostra sopra l'erba, E far delle sue braccia a se stess'ombra.
Definiz: § V. Maraviglia, fu anche nome dato a una Sorta di uva originaria di Gerusalemme, con grappoli molto grandi e lunghi; e fu pur detta così la Vite che la produce. –
Esempio: Soder. Op. 1, 396: Volendo.... entrare in seme di qualche sorta di vite notabile, come son quelle che si chiamano maraviglie, o vero che fanno l'uva di Ierusalem, che sono grappoli lunghi più d'un braccio.
Esempio: E Soder. Op. 1, 546: Dell'uva di Gerusalemme se ne vede poca, e non altrove che in ripostissimi giardini; e perchè è miracolosa di grandezza di grappoli, come che s'allunghino verso terra talora un braccio e mezzo, si addimanda, per altro nome, maraviglia, facendo i racimoli tanto grandi, quanto sono i grappoli d'altri vitigni.
Definiz: § VI. Maraviglia, e più determinatamente Maraviglia di Spagna, dicesi una Sorta di pianta erbacea, che produce fiori a tre stami, e foglie colorate di rosso, di giallo e di verde, e serve di ornamento ai giardini. Chiamasi volgarmente Pappagallo; ed è l'Amaranthus tricolor dei botanici. –
Esempio: Dav. Colt. 530: Di marzo semina zucche..., sciamiti, maraviglia, vivuole, ec.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 6, 52: Vede il narciso, il gelsomin, l'acanto, Il tulipan, l'ambretta e la giunchiglia..., L'anemone, l'adon, la maraviglia, ec.
Definiz: § VII. Le sette maraviglie del mondo, o Le maraviglie del mondo, o anche Le sette maraviglie, son chiamati volgarmente sette dei più cospicui monumenti dell'antichità; cioè Gli orti pensili di Babilonia, Le piramidi, La statua di Giove olimpico, Le mura di Babilonia, Il colosso di Rodi, Il tempio di Diana in Efeso, e Il mausoleo, ossia la tomba di Mausolo, eretto da Artemisia. –
Esempio: Adr. G. B. Lett. 60: Lavoravano di scarpello a quel famoso sepolcro di Mausolo re di Caria, il quale fu tenuto una delle sette maraviglie del mondo, fattogli dopo la morte d'esso da Artemisia sua moglie.
Esempio: Baldin. Vocab. Disc. 125, 2: A questa foggia furono fabbricati in Egitto i sepolcri de' re, annoverati fra le maraviglie del mondo.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 260: Le sette meraviglie, che più comunemente si nominano, sono, I il tempio di Diana in Efeso, Il il mausoleo, ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 102: Le Piramidi sue vanti l'Egitto, E vanti Caria il mausoleo, del mondo In fra le sette meraviglie ascritto.
Definiz: § VIII. Onde Essere checchessia l'ottava maraviglia, dicesi, familiarmente e iperbolicam., per Essere checchessia cosa sorprendente, maravigliosa, quasi da aggiungersi alle sette maraviglie del mondo.
Definiz: § IX. Maraviglia che, come, in maniera esclamativa, e seguita da un compimento verbale retto dalle particelle Che, Come, e simili, vale È cosa da destar maraviglia, È cosa da maravigliarsene, ed altresì Ecco la cagione, il perchè, di ciò che il compimento esprime. Usasi a proposito di cosa insolita, e per lo più con senso ironico. E il suo contrario è Non maraviglia che ec. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 150: Non maraviglia, che sta notte tu non mi ti appressasti.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 107: Bruno, accostatoglisi pianamente, gli disse: Maraviglia, che se' stato savio una volta.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 188: Maraviglia come una donna possa tanti affanni!
Esempio: Bern. Catr. V. 188: Dicotel io; son venuto alla festa. N. Non maraviglia che tu ha' calzoni, E gli aghetti de seta, e' nastri al tòcco.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 12: Non maraviglia che gli scusava il maestro, e non voleva che io mi querelassi di lui.
Definiz: § X. A maraviglia, e anche A grande maraviglia, posto avverbialm., vale In modo ammirabile, In modo tale da suscitar maraviglia, Maravigliosamente. –
Esempio: Stor. Barl. 6: Li nacque uno figliuolo maschio, a grande meraviglia bello.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 98: Scontrare.... Persona ch'al vestir e a' movimenti Avea sembianza d'uomo, e femin'era, Ne le battaglie a maraviglia fiera.
Esempio: Bern. Orl. 37, 16: La bianca ripa, che girava intorno, Non lasciava salire al monticello, Qual era verde e d'arbuscelli adorno, Tutto fiorito a maraviglia e bello.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 12, 77: Volar vede un augello.... Grande, ben fatto, a maraviglia bello.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 194: Opere.... veramente belle a maraviglia.
Esempio: Grazz. Pros. 2: Chiamò quattro gioveni donne..., nobili e belle tutte, leggiadre e graziose a meraviglia.
Esempio: Rucell. L. Eseq. 25: Formava (il drappo) un vago divisamente di gocciole, infra le quali alcuni ovati ed alcuni quadri, con nobili dipinture a chiaroscuro riccamente lumeggiate d'oro, a maraviglia campeggiavano.
Definiz: § XI. E per Assaissimo, Moltissimo, Grandemente, Sommamente. –
Esempio: Dant. Parad. 11: Nè gli gravò viltà di cuor le ciglia Per esser fi' di Pietro Bernardone, Nè per parer dispetto a maraviglia.
Esempio: E Dant. Parad. 19: Se la scrittura sovra voi non fosse, Da dubitar sarebbe a maraviglia.
Esempio: Vill. M. 5, 27: Per la rivelazione di costui generale e oscura, il sospetto preso di messer Niccola crebbe a maraviglia.
Esempio: Pulc. L. Morg. 3, 49: Rinaldo l'ebbe alla fine in dispetto, Però che diluviava a maraviglia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 76: Quel destrier ch'avea ingegno a maraviglia, A lei, come un agnel, si fa suggetto.
Esempio: Bern. Orl. 57, 17: Era ogni lancia a maraviglia grossa.
Esempio: Cellin. Vit. 166: Dicendo mal di Michelagnolo e di tutti quelli che facevano tal arte, solo lodando se stesso a maraviglia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 74: E' giovani patrizi più coraggiosi è più altieri per la nobiltà di lor famiglie e per la fiorita età, l'accompagnarono ed onorarono a meraviglia.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 2, 15: Giace una terra antica, e favorita De le grazie del cielo a maraviglia.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 36: Favorisce a maraviglia la mia opinione un luogo di Quintiliano.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 151: Era.... di curioso ingegno, ottimo parlatore, destro a maraviglia e procacciante.
Esempio: Mont. Iliad. 2, 717: Egregi Combattitori, a maraviglia sperti Nell'abbassar la lancia, e sul nemico Petto smagliati fracassar gli usberghi.
Definiz: § XII. E detto in particolare di piante, per In modo perfetto, Stupendamente, e simili. –
Esempio: Vett. Colt. 21: Arebbe voluto che il signor Duca non ponesse in quell'orto altro che ulivi, perchè vedeva che vi facevano bene a maraviglia.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 105: I cedrati..., amicissimi degli agrumi, provano a maraviglia e sono in gran copia in Toscana.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 215: Tra il colle d'Anzio e il poggio di Strognano Giace una valle larga poche miglia, Che produce ai suoi tempi e vino e grano, E vi fanno i fagiuoli a maraviglia.
Definiz: § XIII. E per Con grande verità ed evidenza. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 173: Vi farà conoscere a maraviglia la grandezza del beneficio che Dio ci fa nella confessione.
Esempio: Bertin. A. F. Fals. scop. 73: Vi consiglierà piuttosto a legger quelle scritture di Maso del Saggio, in cui egli a maraviglia descrive la provincia di Bengodi.
Esempio: Targ. Valdin. 1, 243: La sovraccitata pianta dimostrativa, benchè fatta, come si suol dire, a occhio e croce, pure dipinge a maraviglia il deplorabile stato nel quale oggidì è ridotto il padule di Fucecchio.
Definiz: § XIV. Oh maraviglia! Che maraviglia, o Qual, maraviglia! sono maniere esclamative, che valgono Essere cosa veramente da destar maraviglia, da recare stupore, quella della quale stiamo parlando, o per la quale ci rivolgiamo ad alcuno. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Così adocchiato da cotal famiglia, Fui conosciuto da un che mi prese Per lo lembo, e gridò: Qual maraviglia?
Esempio: E Dant. Purg. 1: O maraviglia! che qual egli scelse L'umile pianta, cotal si rinacque Subitamente là onde la svelse.
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 72: Lo prese per il lembo della veste, e cominciò a gridare: qual maraviglia? cioè a maravigliarsi di vederlo in quel luogo così.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 47: Oh meraviglia! Amor, ch'appena è nato, Già grande vola, e già trionfa armato.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 469: E dice: Oh che vegg'io! che maraviglia!
Definiz: § XV. Per le maraviglie di Dio, a modo di esclamazione, vale quanto In verità, Certamente. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 286: Per le maraviglie di Dio, che tu dici lo vero, che non reconosciamo le gambe l'uno dell'altro.
Definiz: § XVI. Quale maraviglia, o Che, maraviglia, in proposizione interrogativa, con un compimento verbale retto da Che o Se, è maniera denotante Non essere in checchessia ragione o cagione di maravigliarsi. Usasi comunemente in modo assoluto, con ellissi del verbo Essere. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 120: I' che l'esca amorosa al petto avea, Qual maraviglia se di subit'arsi?
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 229: Qual maraviglia è, se prossimo al foco Mi strussi e arsi?
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 184: E qual maraviglia ch'essi non pregino l'oro della terra, mentre senza possederne un carato essi stessi son d'oro?
Definiz: § XVII. Avere maraviglia, Darsi maraviglia, Farsi, e simili, maraviglia, e anche Fare le maraviglie, o Far maraviglia o maraviglie, vale Maravigliarsi, Dimostrare con parole o con atti maraviglia, stupore, e simili, di checchessia. –
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 16: Onde i Saracini n'ànno grande maraviglia ec.
Esempio: Dant. Parad. 27: Tu, perchè non ti facci maraviglia, Pensa che in terra non è chi governi.
Esempio: Leggend. Cint. Prat. 10: E di questo elli se ne faceva grande meraviglia.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 6, 73: Come che maraviglia ciascheduna Di lei si desse ne' tempi sezzai, Veggendola sì magra nella faccia, E non andar come solea alla caccia.
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 49: Fate venir.... tosto mie armi, Ch'i' ho di questo fatto maraviglia.
Esempio: Car. Eneid. 2, 58: Dicean parte vagando, e parte accolti Facean mirando al gran destriero intorno Meraviglie e discorsi.
Esempio: Cellin. Vit. 306, 21: Scopersi quel gran gigante, a il quale il Re fece una maggior maraviglia che mai gli avessi fatto a nessuna altra cosa.
Esempio: Cecch. Mogl. 2, 1: Se e' m'ha detto Il vero, egli era alle strette, e si fa Maraviglia di questa nuova volta.
Esempio: Segner. Op. 4, 356: L'illustrissimo impugnatore vede ciò non confarsi a i suoi documenti: e però che fa? Fa meraviglie altissime che per sensus faccia io quivi all'apostolo intendere i sensi interni.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 16, 96: E cadde in somma lontano tre miglia. Pensate voi se n'ebber maraviglia!
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Faccio il poeta dell'Opera. – Voi? – Io sì,... cosa ci si trova Da far le maraviglie?
Definiz: § XVIII. Dare maraviglia, Destare maraviglia, Fare maraviglia, Muovere maraviglia, e talora Rendere, o simile, maraviglia, e anche Colpire di maraviglia, Empire, di maraviglia, valgono Essere altrui cagione di maraviglia o di grande maraviglia, Far maravigliare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 91: Sì che, per dare ancor più maraviglia, E per pigliarne il buon Ruggier più gioco, Al volante corsier scuote la briglia.
Esempio: Bern. Orl. 25, 7: E di vedere il fin di queste cose Diliberossi, o di non finir mai Di queste cose nuove e faticose, Che gli dier maraviglia e noia assai.
Esempio: Varch. Boez. 135: Ma se parte l'error dell'ignoranza, Dar meraviglia altrui nulla ha possanza.
Esempio: Cellin. Vit. 431: Trovai l'altra testa, cioè quella del Perseo, che era venuta similmente benissimo; e questa mi dette molto più di meraviglia, perchè ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1. 376: Ma quel che recò ad Atene più di contento e d'ornamento, e gran meraviglia a' forestieri..., si fu la magnificenza de' doni e delle fabbriche dedicate agl'iddii.
Esempio: Dav. Eron. 12: Per lo congiugnersi l'aria col fuoco, e con l'acqua, e con la terra, e tre e quattro elementi insieme, nascono varj disponimenti, che parte producono le necessarie cose a nostra vita, parte ci muovono una cotale terribile maraviglia.
Esempio: Bart. D. Miss. Mog. 110: Si guadagnò una sì perfetta ubbidienza, che rendea maraviglia il vedere come niuna cosa.... gli si potea comandare, che a lui non sembrasse.... facile ad eseguire.
Esempio: Segner. Pred. 520: Se voi per ventura portate invidia ad un ricco de' suoi tesori, non mi dà maraviglia.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 73: Maraviglia non rechi che Giovanni della Casa, cultissimo scrittore, dicesse ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 76: Signor del mare, Io nel sen perle ho sì care, Che faranno meraviglia; Nè per queste ondose vie Altre son pari alle mie.
Definiz: § XIX. Dire maraviglie, molte maraviglie, o le maraviglie, di chicchessia o checchessia, vale Celebrarlo, Esaltarlo, Lodarlo, altamente; Dirne mirabilia. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 397: Giovedì mi venne a vicitare due gentiluomini..., e dissono maraviglie di te.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 437: Molto disse de' fatti tua maraviglie.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 257: Io vi perdono le meraviglie che andate dicendo di me, perchè so che l'amore che mi portate vi fa velo al giudicio.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Se so che intorno qualche cosa sia Che molte meraviglie se ne dica, Subito corro.
Definiz: § XX. Essere checchessia una maraviglia, vale Esser cosa da destare, da suscitare, maraviglia. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 58: E corre sì forte, ch'è una meraviglia.
Esempio: Stor. Apol. volg. 38: E andando Tarsia a istudiare, sì ‘mprendè sì bene ch'era una maraviglia.
Esempio: Deput. Decam. 35: Aggiunte, delle quali oggi ne' libri se ne veggono tante, che è una maraviglia.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 10: Nuova cosa E veder certi chiari che ci sono, Che balzan dallo scuro tanto infuori, Ch'è una maraviglia.
Definiz: § XXI. Essere maraviglia, Parere, e simili, maraviglia, vale Essere cagione o ragione da maravigliarsene, Parere checchessia cosa maravigliosa; usato con un compimento retto per lo più da Che o Se, e più spesso adoperato in forma negativa. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Se tu sei or, lettor, a creder lento Ciò ch'io dirò, non sarà maraviglia, Ch'io, che il vidi, appena il mi consento.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Non parrebbe di là poi maraviglia, Udito questo, quando alcuna pianta Senza seme palese vi s'appiglia.
Esempio: E Dant. Parad. 1: Maraviglia sarebbe in te, se privo D'impedimento, giù ti fossi assiso, Com'a terra quieto fuoco vivo.
Esempio: E Dant. Parad. 10: E se le fantasie nostre son basse A tanta altezza, non è meraviglia, Chè sovra il sol non fu occhio ch'andasse.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 43: Non è gran meraviglia, S'io l'amo e bramo e chiamo a tutte l'ore.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 378: Ho.... inteso come la vostra onoranda madre è alquanto migliorata, benchè spesse volte abbia della febbre: la qual cosa non è maraviglia, chè e' ma' grandi fanno così spesse volte.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 197: E se Tinante è tale, Meraviglia non è; nacque fra l'armi, Fra l'armi s'educò.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 260: Laonde non è maraviglia, se gli uomini si adattarono ben volentieri a pagare qualche cosa di più per aver questa sicurtà, come farebbe ciaschedun di noi oggigiorno, per aver in pagamento ruspi di peso.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 132: Maraviglia non fia, che il Longobardi.... seguisse, anzi calcasse, le vastigie stesse del Cinonio.
Definiz: § XXII. Fare maraviglie, vale Operar cose sorprendenti, tali da suscitar maraviglia, E Fare maraviglie di checchessia, o in checchessia, vale Operare in modo da destar maraviglia, ammirazione, rispetto a ciò che il compimento determina; ma è maniera oggi non comune. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 306: Ettore.... si rimise nella battaglia, e Deifobo e Pollidamas; i quali faccendo maraviglie di loro nell'armi, intendevano ec.
Esempio: Vill. G. 329: In que' dì fecero meraviglie d'arme di loro mano.
Esempio: E Vill. G. 547: E 'l popolo a piè, veggendo ciò fare a' cavalieri, fecero maraviglie di combattere.
Esempio: E Vill. G. 877: E di sua persona fece maraviglie in arme.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 94: Voi bevete tanto la sera, che poscia sognate la notte, ed andate in qua ed in là senza sentirvi, e parvi far maraviglie.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 112: Meraviglie quel dì fe' Tisaferno. I Normandi per lui furon disfatti; Fe' de' Fiamminghi strano, empio governo; ec.
Definiz: § XXIII. Far maraviglie, dicesi anche familiarmente di chi in qualche cosa riesce in modo superiore alla nostra aspettazione; Fare miracoli.
Definiz: § XXIV. E parlandosi di pianta, o simile, vale Venir su, Provare, benissimo e presto. –
Esempio: Magal. Relaz. 80: Se ella (la palma) arriva a poter barbicare nella mota salmastra, allora sì che fa maraviglie.
Definiz: § XXV. Mi fa maraviglia! a mo' di esclamazione, e anche seguito da compimento verbale che ne determina la cagione, dicesi spesso a significare il nostro increscioso stupore per qualche atto o fatto.
Definiz: § XXVI. Prendere maraviglia, Pigliarsi, maraviglia, e, come anche si disse, Rendersi maraviglia, vale Maravigliarsi. –
Esempio: Capp. G. Comment. Pis. 275: Del che certo noi medesimi ce ne rendiamo grandissima maraviglia, che qualche scandolo non sia nato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 48: Di sì bestiale insulto e troppo ingrato Gran meraviglia il Paladin si prende.
Esempio: Cas. Pros. 3, 100: E se pure S. M. Cristianissima fosse stata tirata a questa sospensione da qualche avversità ricevuta,... si potrebbe forse pigliare manco maraviglia di questa sua azione.
Esempio: Segner. B. Edip. volg. 33: Che ardissin ciò, gran maraviglia prendo.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 3: Là ondeniuno.... si truova di sì poco ingegno, nè di sì grosso, il quale non prenda alcuna volta, nel contemplare i miracoli della natura, non meno dilettevole maraviglia, che maravigliosa dilettazione.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 95: Sogliono molti prendere non irragionevole meraviglia, considerando che ec.
Esempio: Red. Esp. Insett. 163: Nè vi prenda maraviglia di questi strani nascimenti e trasformazioni, mentre ec.
Definiz: § XXVII. Venire ad alcuno maraviglia di una cosa, vale Maravigliarsene. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 219: Se i' son caduto e smarito sì forte, Non ve ne venga, per dio, maraviglia!
Definiz: § XXVIII. La maraviglia, dell'ignoranza è figlia. Dicesi proverbialm. a significare che Spesso il maravigliarsi di una cosa deriva dall'ignorarla. –
Esempio: Metast. Dramm. 5, 242: Il tuo stupore Non condanno però: la meraviglia Dell'ignoranza è figlia, E madre del saper.