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1) Dizion. 5° Ed. .
MACELLERIA
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Dizion. 5 ° Ed.
MACELLERIA.
Definiz: Sost. femm. Bottega di macellaro, ossia dove si vendono le carni macellate. –
Esempio: Targ. Viagg. 1, 359: Dietro alla macelleria, contigua alla chiesa, è un grandissimo masso isolato.
Esempio: Martin. T. N. 4, 82, Not.: La mandavano (la carne) a vendere nelle pubbliche macellerie.
Esempio: E Martin. T. N. 4, 107: Mangiate liberamente delle carni che vendonsi alle pubbliche macellerie.
Definiz: § I. E talvolta vale anche Luogo, o Stanza, dove si macellano le bestie, Macello. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 90: Allor che fia? Sarai condotto alla macelleria. Il bue rimase mesto All'annunzio funesto.
Definiz: § II. Far macelleria, vale figuratam., e in ischerzo, Fare strage; comunemente Far macello. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 18: Or bene Teme, fugge il leone? Oimè! no; ma si pone Più feroce di pria A far macelleria.