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1) Dizion. 5° Ed. .
INTERMEZZO.
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Dizion. 5 ° Ed.
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INTERMEZZO.
Definiz: Sost. masc. Lo stesso che Intermedio, di cui è forma varia, oggi più usata. –
Esempio: Memor. Bell. Art. 1, 2, 13: L'applauso riscosso nel teatro della Valle da un intermezzo intitolato L'Amore ingegnoso, e messo in musica nel passato carnevale dal celebre signor Giovanni Paisiello,... ci sprona a farne onorata menzione in questi fogli.
Esempio: Giord. Op. 1, 165: Fugli ordinato (al coro) che, neppure negl'intermezzi, dicesse cosa meno giovevole o meno strettamente congiunta al proposito.
Definiz: § I. E per Spazio intermedio, ossia posto o giacente fra due termini; ma non è comune. –
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I. 61: Per intermezzo del movimento abbiam noi da intendere quello spazio, overo intervallo, in cui la cosa che si muove è forza che arrivi, innanzi che ella pervenga al termin del movimento.
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. II. 105: Essendo necessario nell'intermezzo di quelli un terzo corpo raro, sottile, flussile,... ne segue ec.
Definiz: § II. E poeticam., per Interrompimento, o Breve sospensione, di un'azione qualsiasi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 22: Durò l'assalto un'ora e più che 'l mezzo D'un'altra, ed era il sol già sotto l'onde.... Nè riposato, o fatto altro intermezzo, Aveano alle percosse furibonde Questi guerrier, che non ira o rancore, Ma tratto all'arme avea disio d'onore.