Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ORZA.
Apri Voce completa

pag.712


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» ORZA.
ORZA.
Definiz: Sost. femm. Term. di Marineria. Quel canapo che, attaccato come braccio al carro dell'antenna, propriamente nei navigli a vela latina, serve per dirigere il detto carro, e con esso l'antenna e la vela, dal lato di sopravvento. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 3, 40: Si tien in su la destra un po' dell'orza.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 367: La nave di Caviglia pur de l'orza, Per rimontare a vento, facea forza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 9: Come legno si drizza, poi che l'orza Lenta il nocchier, che crescer sente il Coro; Così ec.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 124: Per metter adunque la vela a segno che pigli tutto il vento, si farà mollar l'orza davanti, fin che il carro D venghi in ponente, e la penna C in levante.
Esempio: Segner. Pred. 492: Imparate que' tanti nomi della lor arte, certamente a mirarsi maravigliosa, di poggia ed orza, d'artimone e trinchetto.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 419: Orza e Poggia, funi della vela; orza quasi ὀρθία, diritta.
Definiz: § I. E per La parte del naviglio dove sta legata l'orza e, in senso largo, Prora; spesso in correlazione con Poppa o Poggia. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 123: Nè poteano mettere rimedio nè per timoni nè per vele calare in orza.
Esempio: Frez. Quadrir. 4, 3: Come il buon nocchier, che allor si sforza Che ha la gran tempesta in mezzo all'onda, Quando il combatte da poppa e da orza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 30: Or a poppa or all'orza hann'il crudele (vento) Che mai non cessa, e vien più ognor crescendo.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 21: Volendo il legno in porto ire una sera.... Ebbe un vento da terra in modo all'orza, Ch'in mezzo il mar lo fe' tornar per forza.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 193: Drizza a greco il cammin, col vento all'orza; E mentre il promontorio di Leone Cerca acquistare, il vento alza e rafforza, Tanto ch'in poppa alla galea si pone.
Esempio: Bald. Vers. 18: Sappia (il buon nocchiero) i remi adoprar, sappia le sarte Temprare, ed aggirar ad orza, a poggia, L'ampio gonfiato velo.
Definiz: § II. All'orza, ovvero A orza, usato avverbialmente, vale Contro vento, Di sbieco, Di fianco, con riferimento alla direzione che ha un naviglio in rotta. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 29: Soffia (il vento) talor sì avverso, che gli è forza O di tornare, o d'ir girando all'orza.
Esempio: Bern. Orl. 38, 5: Con tanta pena e con tanta fatica Che va come pel mare un legno all'orza, Fugge la Fata, che par sua nimica.
Esempio: Falc. Istruz. 12: Quando vanno (i vascelli) troppo a l'orza, bisogna levare delle vele della mezzana e metterne al trinchetto ec.
Esempio: Bart. D. Tens. 6: I venti, presi all'orza, servono per navigare a termini eziandio se dirittamente contrarj.
Definiz: § III. Figuratam. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 232: A lui converrà.... Che da loro dependa, e che talora Ad approvar costretto sia per forza Quelle bestialità che buttan fuora:... e di affermar gli piaccia Ch'a dritto vadan, quando vann'a orza.
Definiz: § IV. A poggia e ad orza, Da poggia e da orza, Or da poggia or da orza, vale Nella direzione del vento ed in quella che le è diametralmente opposta, A dritta e a mancina. –
Esempio: Dant. Purg. 32: Ond'ei piegò, come nave in fortuna, Vinta dall'onda, or da poggia or da orza.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 572: Ella (la Chiesa) piegò tutta, come piega nave.... vinta dall'acqua che la percuote ora da poggia, cioè dalla parte destra, ora dall'orza, cioè dalla parte sinistra, o e converso: vocaboli sono marinareschi.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 245: Delle navi di carico, che venivano dietro con le vettovaglie, poche ne vennero in potere de' nimici: l'altre, mutando le vele ora a poggia ora ad orza, secondo la diversità de' venti, presero alto mare.
Definiz: § V. E per similit., Dall'un lato e dall'altro, Di qua e di là. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 64: Uggier piegossi ora a poggia, ora a orza, E finalmente cadde dell'arcione.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 15, 21: Volson l'uno a poggia e l'altro a orza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 76: Piegò Aldigier ferito a poggia e ad orza; Tra fiori ed erbe al fin si vide avvolto, Rosso su l'arme e pallido nel volto.
Definiz: § VI. Per punta d'orza, usato avverbialmente con verbi di moto, vale Dirizzando la prora della nave, per quanto è possibile, contro al vento che spira. –
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 57: Per arrivare al Perù bisogna andare sempre contr'a vento, prueggiando per punta d'orza.
Esempio: E Carlett. Viagg. 2, 303: Andando per punta d'orza e di bulina, ora verso il mare e ora verso l'isola, in poche ore si messero non solamente al pari, ma ancora a sopravvento della nostra nave.
Definiz: § VII. Alternare poggia con orza, o Alternare di poggia e d'orza, figuratam. e poeticam. vale Destreggiarsi in date contingenze secondo opportunità. –
Esempio: Petr. Rim. F. 183: Po, ben puo' tu portartene la scorza Di me, con tue possenti e rapide onde; Ma lo spirto ch'iv'entro si nasconde Non cura nè di tua nè d'altrui forza: Lo qual, senz'alternar poggia con orza,... L'acqua e 'l vento e la vela e i remi sforza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 15: E cresce e soprabonda (un vento di maestrale) con tal forza, Che val poco alternar poggia con orza.
Esempio: Bemb. Rim. 29: Sì come quando il ciel nube non have, E l'aura in poppa con soave forza Spira, senz'alternar di poggia e d'orza, Tutta lieta sen va spalmata nave.
Definiz: § VIII. Caricare l'orza, vale Tirare, Mantener tesa con violenza, l'orza stessa, governando la vela in maniera che il vascello debba navigare con la prora accostata alla direzione del vento. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 98: In un tratto si mosse Aquilone E cominciò a soffiar, tal che fu forza Con el terzuolo al fin caricar l'orza.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 125: Farà caricar il commito l'orza e tirarà il carro D, ch'era in ponente, a ponentelibeccio.
Esempio: E Cresc. B. Naut. Medit. appr.: Mutandosi il vento a maestro, caricando l'orza, se tirarà il carro D a libeccio, e la penna se passarà in greco.
Definiz: § IX. Figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 91: Senza fare altramenti motto, da una volta in su caricò l'orza, con gran piacer della donna.
Definiz: § X. Caricare l'orza col fiasco, si disse per Aggravarsi di soverchio vino, Trasmodare nel bere. –
Esempio: Crusc. Vocab. I: Caricare.... S'aggravò col soverchio bere, nel qual significato diciamo Caricar l'orza col fiasco.