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1) Dizion. 5° Ed. .
AMENDUE.
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AMENDUE.
Definiz: Sost. di genere comune. Lo stesso che Ambedue, ma oggi è voce più della poesia, che della prosa. −
Esempio: Dant. Inf. 2: Or va, che un sol volere è d'amendue.
Esempio: E Dant. Inf. 9: Un fracasso d'un suon pien di spavento, Per cui tremavano amendue le sponde.
Esempio: Nov. ant. B. 87: Da ch'elli saranno morti amendue, sì sarò io poi signore di tutto quello avere.
Esempio: Cas. Pros. 37: Il Gran Mastro non concederebbe mai licenza per amendue le commende.
Definiz: § E nel signif. di L'una e l'altra cosa. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 62: Ponsi altri a bocca il corno, altri la coppa, Chi femina e chi maschio, e chi amendue.