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1) Dizion. 5° Ed. .
FACCETTA
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FACCETTA.
Definiz: Diminut. di Faccia. Piccola faccia o piano; e dicesi di diamanti, pietre, e specialmente preziose, cristalli, vetri, concrezioni, e simili. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 1, 6: Gridan diamanti, e sono cristalli passati per su la ruota, a prenderne faccette, tavola, e punta.
Esempio: Michelin. Direz. Fium. 47: O perchè la superficie H K [del sasso] sia più aspra, o pure esponga all'impeto dell'acqua qualche faccetta più direttamente di quel che si faccia la superficie H M, o perchè ec.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 86: Nella superficie esterna è vagamente retato, e come ricamato di minutissime e quasi arenacee concrezioni di pirite,... che presentano faccette triangolari di piramidi, ed angoli di cubettini.
Definiz: § I. A faccette, posto avverbialm., o usato a modo di aggiunto, vale Con la superficie, o Che ha la superficie, composta di faccette o piccoli piani diversi, o ridotta per arte in tal forma. –
Esempio: Cellin. Pros. 49: In nel detto bottone io legai in mezzo a esso un diamante in punta a faccette.
Esempio: E Cellin. Pros. 52: Quelli (diamanti).... di rozza forma, e' si riducono a quella bella forma che di poi e' dimostrano, cioè in tavola, a faccette, e in punta.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 205: S'io guardo un oggetto per uno di questi vetri a faccette, che mel rappresenta in più luoghi, può ben esser ch'egli non sia veramente in alcun di quei luoghi, ma non può mica essere che in più d'uno egli sia.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 2, 128: Non si vide (in un diamante) mutazione di figura, con tutto che fosse di figura lunga, e lavorato a faccette.
Esempio: E Aver. G. Lez. tosc. 2, 131: Le cantonate [di un rubino] restarono smusse e tonde, e prese figura di fagiuolo, dove che prima era la metà d'un ottangolo lavorato a faccette.
Definiz: § II. Fare una faccetta, Fare delle faccette, usasi familiarmente per Fare atto, o atti, da arrossirne, Far meschina figura, Esporsi ad umiliazioni; ed è locuzione tolta dalla faccia dell'uomo.