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1) Dizion. 4° Ed. .
RACCHETARE.
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RACCHETARE.
Definiz: Far restar di piagnere. Lat. alicuius luctum compescere. Gr. παύειν.
Esempio: Bocc. nov. 17. 21. Lei, che non tanto il perduto marito, quanto la sua sventura piangeva, s'ingegnaron di racchetare.
Esempio: Cant. Carn. 266. E s'ella vede il bambin singhiozzare, Racchetil, se bisogna, col poppare.
Definiz: §. I. In signific. neutr. pass. vale Restar di piagnere, di lagnarsi, e simili.
Esempio: Guid. G. E così fatta la fine alle parole, e a' sermoni, umilemente si racchetóe Menelao.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 156. Per lo gran dolore urlava quanto potea; pur da ivi appresso un'ora si racchetò.
Definiz: §. II. Racchetare, per Quietare, Rappacificare, Porre in calma; e si usa nel signific. e nel neutr. pass. Lat. sedare. Gr. παύειν.
Esempio: Ovvid. Pist. 62. Come il mare si raccheta un poco, di te mi lamento.
Esempio: G. V. 12. 87. 2. Racchetossi il romore nella città.
Esempio: Bern. Orl. 3. 7. 73. E sepper tanto confortare, e dire, Che pur al fin la zuffa è racchetata.
Esempio: Bemb. lett. 1. 321. Se parte alcuna mi mancava di ragione, e di consiglio a darmene pace, le dolci, e savie lettere vostre me n'hanno fatto accorto, onde io raccheterò l'animo.