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Dizion. 5° Ed. .
CINGUETTARE.
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CINGUETTARE. Definiz: | Neutr. Parlare di cose vane e senza alcun proposito, Chiacchierare, Ciarlare. È voce onomatopeica. – | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 223: Per altro modo loro avrebbe limitato il cinguettare. | Esempio: | E Bocc. Laber. 102: Nè per l'una ragione nè per l'altra fatto l'avesse, ma solamente per voglia di berlingare e di cinguettare. |
Esempio: | Varch. Ercol. 52: Questi verbi comincianti tutti dalla lettera C, cicalare, ciarlare, cinguettare, cingottare,... si dicono di coloro, i quali favellano non per aver che favellare, ma per non aver che fare. | Esempio: | Fag. Rim. 1, 271: Così voi non avrete la fatica Di cinguettare. |
Esempio: | Alf. Trag. 3, 16: È ver; tacersi, Roma nol sa; ma, e ch'altro omai sa Roma Che cinguettar? Dei tu temerne? |
Definiz: | § I. E per Parlare con parole poco distinte e quasi inintelligibili, come fanno i bambini, ed anche coloro che hanno qualche impedimento negli organi della favella; Balbettare. – | Esempio: | Cas. Pros. 3, 345: Chi è o scilinguato o roco, non voglia sempre essere quegli che cinguetti. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 28, 99: Ed al barile torna a dar la scossa,... Ed incomincia a cinguettare. |
Definiz: | § II. E pel Canticchiare pianamente che fanno certi uccelli, come pappagalli, passere ec. – | Esempio: | Gell. Lettur. 4, 48: Tolto [il verbo Gorgogliare].... da gli uccelli; chè così si chiama quel cinguettarsi in gola sottovoce che ei fanno tal volta da loro, innanzi che ei possino o sappino esprimere interi i lor versi. |
Esempio: | Car. Long. 58: Gli usignoli, che, intermesso per lungo spazio il cantare, quasi per rammemorarsi de' dimenticati accenti, pianamente entro le macchie cinguettavano. |
Esempio: | Allor. A. e C. Rim. 2, 269: Sopra certe torracce e mura rotte Qui presso, ho gufi, civette, assiuoli:... Chi fa chiù, chiù, chi russa, e chi cinguetta. |
Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 4, 20: Così le putte, così i pappagalli Sono usati a chi fa loro la zuppa, Cinguettando, al mattin dare 'l buon giorno. |
Esempio: | Panant. Paret. 57: Ed una pincianella val mille ori, Specie, se quando inalzasi cinguetta, E poi si posa in cima alla bacchetta. |
Definiz: | § III. Cinguettare di una cosa, vale Parlarne o Scriverne con leggerezza, Cianciare di essa; ed anche Parlarne balbettando, come fanno i fanciulli. – | Esempio: | Burch. Son. 1, 39: Sì come ne cinguetta Tolomeo. |
Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 17: Riebbesi tutto, e cominciò a cinguettare delle nuove di Napoli. |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 1, 269: Il nome di lei era Porzia, per quel che la ne cinguettava, Chè era una cicalina, ricciutina (si parla di una bambina). | Esempio: | Menz. Sat. 120: Ora a questi, ora a quelli il bacio appicca, E cinguetta d'amore. | Esempio: | Salvin. Iliad. 560: Or via non cinguettiam più di tai cose, Quai bambin, ritti in mezzo alla battaglia. |
Definiz: | § IV. Cinguettare in una lingua, vale Favellare in essa malamente ed a sproposito. – | Esempio: | Grazz. Comm. 109: Nè ci si udiranno nè Tedeschi, nè Spagnuoli, nè Franciosi cinguettare in lingua pappagallesca. |
Definiz: | § V. E Attivam. Dire qualche cosa con leggerezza e senza ponderazione, ed anche a pappagallo. – | Esempio: | Red. Lett. 1, 96: Io non so quello che io mi cinguetti, ma l'amore verso le glorie del signor Maggi è quello che mi fa parlare. | Esempio: | Maff. Scienz. cavall. 13: Rettamente operando, a ciò che gli altri si pensino, o si cinguettino, poco bada. | Esempio: | Gozz. Serm. 9: Essa cinguetta Quel che udì altrove. |
Definiz: | § VI. Detto di lingua, vale Parlarla male ed a sproposito. – | Esempio: | Car. Rim. 95: E come un pappagallo di Cambaia, Cinguettando le lingue a' suoi stornelli. |
Definiz: | § VII. E detto di parole, discorso e simili, vale Pronunziarlo malamente. – |
Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 1, 81: Cinguettò poscia una gran prefazione, Che parve fra Cipolla da Certaldo. |
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