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1) Dizion. 5° Ed. .
CIRCONFLESSO.
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CIRCONFLESSO.
Definiz: Partic. pass. di Circonflettere.
Lat. circumflexus.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Piegato in giro. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 251: Un membro grasso, un sottile, un bianco, un nero, un retto, un circonflesso,... composti e uniti insieme dalla natura,... fanno quella grata unione.
Definiz: § II. Accento circonflesso, e assolutam. Circonflesso, e trovasi anche Nota circonflessa, dicesi dai grammatici Quell'accento che è di due tempi, ed è misto d'acuto e di grave; il quale si suol rappresentare con un segno simile ad una s orizzontale, o ad un v arrovesciato. –
Esempio: Salvin. Annot. Buomm. 33: Era in somma di maggior tempo che l'altro; onde col circonflesso, che è accento di due tempi, si segna Servî.
Esempio: E Salvin. Annot. Buomm. 61: L'accento l'alza, o abbassa o alza insieme ed abbassa [la sillaba], onde vennero l'acuto, il grave e 'l circonflesso, o come i Greci il chiamano perispomeno, cioè circonvulso.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 2, 26: Accento.... non è altro che un canto accompagnante il nostro parlare: poichè alcune parole si profferano alto, e quella nota si dice acuta; alcune basso, e questa si dice grave; altra e alto e basso, e quella si dice circonflessa.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. appr.: Questo non potendo avvenire che in due tempi, l'alzare e l'abbassare non potendosi fare in un tempo solo; per questo presso i Greci la sillaba segnata di circonflesso è sempre lunga.
Definiz: § III. Trovasi usato avverbialmente a significare Con tono proprio di accento circonflesso. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. 1, 141: Accento è il profferere (profferire), il quale facciamo, alto o piano, acuto o grave, o circonflesso.