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DISSIMULAZIONE.
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DISSIMULAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto del dissimulare; ed altresì Arte, Studio, di tener celato il proprio sentimento o pensiero o alcun disegno.
Lat. dissimulatio. ‒
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 747: Simulazione è fingere vero quello che non è vero; dissimulazione è negare quello che è vero.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 282: V. S. Reverendissima, che è prudentissima nell'epilogare gli argumenti di colui, pare che non possa usare questa dissimulazione.
Esempio: Tass. Lett. 3, 12: Se vuol ch'io dissimuli, faccia che la dissimulazione mi giovi, ch'io cercherò d'imparar quest'arte, benchè assai tardi.
Esempio: Bentiv. G. Relaz. 2, 16: Usò dunque Verreychen la dissimulazione che conveniva; e procurò di levare i sospetti che si mostravano.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 459: Ben si può con qualche dissimulazione da saggio tacere il vero a chi non abbia ragione di addimandarcelo.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 172: Odiano la dissimulazione, e provano compiacenza nell'affermare, anche contro sè stessi, il vero.
Definiz: § E, secondo proprietà latina, si disse Quella figura retorica, che comunemente chiamasi Ironia. ‒
Esempio: Dant. Conv. 231: Questa cotale figura in rettorica è molto laudabile e anche necessaria, cioè quando le parole sono a una persona, e la intenzione è a un'altra; perocchè l'ammonire è sempre laudabile e necessario, e non sempre sta convenevolmente nella bocca di ciascuno.... Questa figura è bellissima e utilissima, e puotesi chiamare dissimulazione; ed è simigliante all'opera di quello savio guerriero che combatte il castello da un lato per levare la difesa dall'altro, che non vanno a una parte la 'ntenzione dell'aiutorio e la battaglia.