1)
Dizion. 5° Ed. .
DICENTE.
Apri Voce completa
pag.265
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
DICENTE. Definiz: | Partic. pres. di Dire. Che dice. |
Lat. dicens. – Esempio: | Dant. Conv. 314: A maggior testimonianza di questa imperfezione, ecco Boezio in quello di consolazione dicente ec. | Esempio: | Vill. G. 682: Dicente santo Agostino nel sermone del bassamento della città di Roma ec. | Esempio: | Cic. Tusc. 31: Facilmente io pativo che tu dicente della eternità dal proposito errassi. | Esempio: | Domin. Gov. Fam. 54: Chi la lingua usa in ozio, fa non solo contra il suo comandamento, dicente che non si parli oziosamente; ma ec. | Esempio: | Bemb. Stor. 2, 159: Ricevute da' Proveditori lettere dicenti, che al Capitano era ec. | Esempio: | Viv. Tratt. Proporz. 112: Non mi par già ch'e' meriti il conto.... affannarsene col medesimo Vieta dicente che non a torto ec. | Esempio: | Mann. Ist. Decam. 355: Narratoci da Giovanni Villani.... e da Riccardaccio Malespini, dicente nel cap. 83 ec. |
Definiz: | § In forza di Sost. Chi dice; ed altresì Chi sostiene col discorso checchessia. – |
Esempio: | Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 7, 8: Alcuna volta addiviene per questo, che 'l contraddiente non teme di contristare il dicente. |
|