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DICENTE.
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DICENTE.
Definiz: Partic. pres. di Dire. Che dice.
Lat. dicens. –
Esempio: Dant. Conv. 314: A maggior testimonianza di questa imperfezione, ecco Boezio in quello di consolazione dicente ec.
Esempio: Vill. G. 682: Dicente santo Agostino nel sermone del bassamento della città di Roma ec.
Esempio: Cic. Tusc. 31: Facilmente io pativo che tu dicente della eternità dal proposito errassi.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 54: Chi la lingua usa in ozio, fa non solo contra il suo comandamento, dicente che non si parli oziosamente; ma ec.
Esempio: Bemb. Stor. 2, 159: Ricevute da' Proveditori lettere dicenti, che al Capitano era ec.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 113: Così dicente, dal terrestre velo Si sciolse l'alma.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 112: Non mi par già ch'e' meriti il conto.... affannarsene col medesimo Vieta dicente che non a torto ec.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 355: Narratoci da Giovanni Villani.... e da Riccardaccio Malespini, dicente nel cap. 83 ec.
Definiz: § In forza di Sost. Chi dice; ed altresì Chi sostiene col discorso checchessia. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 7, 8: Alcuna volta addiviene per questo, che 'l contraddiente non teme di contristare il dicente.