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Dizion. 4° Ed. .
SMORTO
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SMORTO.
Definiz: | Add. da Smorire; Di color di morto, Pallido, Squallido. Lat. pallidus,
squalidus. Gr. ὠχλός,
χλωερός. |
Esempio: | Petr. canz. 47. 1. Tutto di pieta, e di paura smorto Dico. |
Esempio: | Dant. Inf. 4. Incominciò il poeta, tutto smorto: I' sarò primo, e tu sarai
secondo. |
Esempio: | E Dan. Inf. 30. Vidi du' ombre smorte, e nude, Che mordendo
correvan di quel modo, Che 'l porco, quando del porcil si schiude. |
Esempio: | E Dan. Purg. 2. L'anime, che si fur di me accorte, Per lo
spirar, ch'i' era ancora vivo, Meravigliando diventaro smorte. |
Esempio: | Bemb. pros. 3. 219. Molto diverso sentimento hanno ec. morto, e smorto, la qual
voce da smorire si forma. |
Esempio: | Fir. Luc. 4. 1. Ve' com'egli è diventato smorto. |
Definiz: | §. I. Per Bianchiccio, Cenerognolo. |
Esempio: | Pallad. Nè terra creta sola, nè arena smorta, nè ghiaia digiuna (il T. Lat.
ha squalens) |
Esempio: | Red. Ins. 16. Avendo lasciato quello smorto colore di cenere, si era vestito d'un
verde vivissimo, e maravigliosamente brillante. |
Definiz: | §. II. Per similit. Appassito. |
Esempio: | Alam. Colt. 5. 109. Onde l'erbette, e i fior pallenti, e smorti Non si pon
sostener. |
Esempio: | Malm. 2. 65. Trovato il cesto spelacchiato, e smorto. |
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