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Dizion. 4° Ed. .
INVENIA
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INVENIA.
Definiz: | Umile dimostrazione d'abbondante, e devoto affetto. E si usa per ordinario questa voce nel numero del più. Lat.
cultus, veneratio. Gr. σέβασμα,
σθρησκεία
θρησκεία. |
Esempio: | Mir. Mad. M. Alcun monaco devoto della nostra Donna a sua reverenzia ogni dì le
facea certe invenie inginocchiandosi. |
Esempio: | Stor. Barl. E per molto tempo orava con grandi invenie, e con molte lagrime.
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Esempio: | Pass. 351. Quello, che è detto delle parole, similmente si dice del digiuno, del
silenzio de' diecimila martiri, delle messe, delle invenie, dell'andate fatte sotto certe osservanze di tempo, e di
novero. |
Esempio: | Franc. Sacch. rim. 67. Cantando orazion con altre invene (quì invene per la
rima) |
Definiz: | §. I. Invenia, Venia, Perdono. |
Esempio: | Serm. S. Ag. 38. Hai offeso lui? non tardare, torna tosto a pacificare il
fratello tuo; va a lui, e domanda invenia per amore di Cristo. |
Definiz: | §. II. Oggi diciamo Invenie, degli Atti, e delle Parole, che ci paion superflue, e leziose. |
Esempio: | Cron. Morell. 327. Il signore fu in Vinegia dinanzi al Doge con molte invenie
domandando perdono. |
Esempio: | Cecch. Inc. 3. 3. O costor fan le lunghe invenie! |
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