Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LATINIZZARE.
Apri Voce completa

pag.120


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LATINIZZARE.
Definiz: Att. Render latino, Volgere in lingua latina.
Dal basso lat. latinizare. –
Esempio: Dav. Scism. 407: Divenuto poi soprantendente (così latinizzano il vocabolo greco Episcopo), si prese de' vescovadi ben due.
Esempio: Pallav. Stor. Canc. 1, 652: Come si pregia Marco Tullio d'aver egli fatto nel latinizzare le due contrarie orazioni di Demostine e d'Eschine.
Esempio: E Pallav. Vit. Aless. 1, 31: E già n'avea latinizzata gran parte, quando in rimuginare, com'egli soleva, in piazza le tavole de' libri venali usati, ritrovò la stessa opera già, stampata in latino.
Esempio: Dat. Lett. 41: E necessario avvertire, che nel valersi degli autori barbari tanto greci che latini per mostrare un'origine, si può facilmente incorrere in uno errore nel quale sono incorsi molti, cioè, di citare autori che piuttosto abbiano preso dalla volgare, e quella barbaramente latinizzata e grecizzata, che dato essi le voci loro all'italiana e alla toscana.
Esempio: Red. Ditir. A. 214: Sorano, il quale in questi libri è latinizzato da Celio, dovea ec.