Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LECCONE.
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LECCONE.
Definiz: Sost. masc. Persona ghiotta, golosa, Ghiottone. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 170: E però molti lecconi diventano ladroni, e spogliano i poveri.
Esempio: Albertan. Tratt volg. 27: Non aver l'amistà del savio uomo, ch'è nutricato co' matti e co' lecconi.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 27: Quelli bevitori, e quelli lecconi, intra gli altri mali che fanno, fanno un peccato, ec.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 4: Imperocchè quelli goditori lecconi, i quali eglino riputavano in quelle loro grandi spese amici..., tutti sono fatti come i pesci, ec.
Esempio: Buomm. Cical. 30: Oh lecconi! vo' ve ne sarest'iti in broda di succiole.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 9, 77: E il nostro sangiovese e il canaiolo Ei darebbe a trincare a' suoi lecconi.
Definiz: § I. Si usò per Parassita, Buffone. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 64: Or tu eziandio a tanti tuoi pericoli aggiugner potesti, che tu riputassi con Decorato reggere il magistrato, conciossiachè in lui ragguardassi mente di malvagissimo leccone e falso rapportatore (il lat. ha: scurra).
Esempio: S. Grisost. Opusc. 245: Comanda che li sia apparecchiata la mensa con l'usata copia delle vivande,... che sieno attinti e messi in tavola i preziosi vini, e sia menato l'esercito de' cuochi, e degli altri ministri e servidori, e colle brigate de' lecconi e de' buffoni che li dieno sollazzo, ec.
Definiz: § II. Si usò altresì per Persona trista, Birbone. –
Esempio: Libr. Viagg.: In questa isola non v'è ladri, nè lecconi, nè dispettosi, nè micidiali.