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1) Dizion. 5° Ed. .
LOSCO e LUSCO
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LOSCO e LUSCO.
Definiz: Add. Che per sua natura non può veder se non le cose da vicino, e guardando ristringe e aggrotta le ciglia; detto di persona o di occhio, sguardo, e simili; Di vista corta, Miope.
Dal lat. luscus. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 217: La chioma ha rabbuffata e l'occhio losco.... Non usa di ferir con tromba o dardo, Chè non gli serve di lontan lo sguardo.
Esempio: Grazz. Comm. 31: Paio così ariosa e gentile, che da ogniun sarei presa agevolmente per la padrona mia più giovine. Non fia maraviglia adunque se Lazzero, vecchiaccio e lusco, ne rimane ingannato.
Esempio: Galil. Op. VI, 366: Io, che però non son losco, stento a poterli vedere (i caratteri), servendomi anco degli occhiali, quanto più posso da vicino.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, Introd. 3: Avendo appunto in man questo mio occhiale.... Perocch'utile è molto, e molto vale Mostrar vicin ciò che distante sia, Il pongo agli occhi di quello animale Ch'è lusco;... Ed un albergo, sei miglia lontano, Gli fo parer sul fiume a un trar di mano.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 80: Un uom di corta vista Portava una guarnacca un po' consunta.... Lusco così com'era, il vecchio panno Gettò sul fico.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 310: Cercato ho sempre solitaria vita.... Per fuggir quest'ingegni sordi e loschi, Che la strada del ciel hanno smarrita.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 98: Non vuol che gl'ingegni sordi e loschi, E la canaglia ec.
Esempio: Grazz. Comm. 387: Nella serena fronte leggo com'ella si consuma.... Tosto mi chiarirò se io son losco, o s'io so leggere.
Esempio: Pallav. Per fez. crist. 564: Tanto necessaria conobbero una sottilissima e lincea discussione della loro coscienza que' loschi filosofanti eziandio, i quali ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 30: Quante volte questa medesima ragione s'inganna, particolarmente dappoi che col peccato diventò losca?
Esempio: E Segner. Incred. 228: Di due generi sono le verità concernenti a Dio: alcune che eccedono di gran lunga il vigore della ragion naturale, e tale è l'essere nella sustanza Dio Trino ed Uno; e certe sì fatte, cui la ragion naturale, non pure è losca, ma cieca dal nascimento.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 448: Io sono dolente a morte qualunque volta.... certi ingegnetti loschi e con poca interiore virtù, stimando grande acutezza e garbo lo sparlare di voi, ad ogni ora vi mordono.
Definiz: § II. E per estensione, vale Che non può vedere, Che non può discernere o riconoscere le cose, sia per propria condizione fisica, sia per ispeciali circostanze; detto anche di animali, e altresì dell'occhio. –
Esempio: Bocc. Rim. 71: Come falcon che da signor villano Di man si lieva, e fugge di lontano, Losco men vo (bench'io non sia disciolto), Donne, partir volendo da colui Che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 53: Ti parrà duro assai.... Uccider un che sembri il tuo Ruggiero: Pur non dar fede all'occhio tuo, che losco Farà l'incanto, e celeràgli il vero.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 593: E molto più avviene ciò agli occhi appannati de' vipistrelli.... Nel conoscere appunto il filosofo ci assomiglia a que' loschi animali.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 7, 3: La Sandra dunque se n'andava in busca Del suo diletto Pico, infra l'orrore Dell'avanzata notte, affatto lusca.
Definiz: § III. E per Che ha gli occhi torti, scompagnati, Che guarda di traverso, Guercio; detto anche di sguardo, e simili. –
Esempio: Ar. Orl fur. 3, 72: Le chiome ha nere, ed ha la pelle fosca; Pallido il viso, oltre il dover barbuto; Gli occhi gonfiati e guardatura losca.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 365: Siasi picciola (la donna), o grande, o pingue, o asciutta, Sia bianca o bruna, o zoppa, o gobba, o losca, Nel mestier d'adornarsi ognuna è istrutta.
Definiz: § IV. Poeticam., trovasi per Cieco. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 33: Ma che mi giova? se altrimenti piace A quel fero garzon ch'è nudo e losco?
Definiz: § V. Prendesi talvolta, con proprietà latina, per Privo di un occhio, Orbo. –
Esempio: Petr. Rim. G. 351: Sì ch'egli era a vederlo strano arnese, Sopra un grande elefante un duce losco (Annibale).
Esempio: Varan. Vis. poet. 5: Il memorabil lago, Dove a terrail roman consol fu steso Dal losco duce dell'ostil Cartago.
Definiz: § VI. Losco, in senso figurato, prendesi per Non retto, Non diritto, Non giusto; Bieco: detto più che altro di azione, affare, e simili. –
Esempio: Capp. Lez. 258: Di animo forse più disordinato che malvagio, ma che nella vita e nella morte ebbe qualcosa d'oscuro e di losco.
Definiz: § VII. In forza di Sost. Chi è losco, Persona losca. –
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 502: Nè ancora si debbono stimar sane, nè dolci nè amare, le cose che paiono agli ammalati, nè bianche quelle che bianche paiono a' luschi.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 750: Avvien ad esse come a que' loschi della platonica grotta, che 'l finto sia da' lor occhi riputato per vero.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 164: Non al contrario, che il cieco rimproveri la corta vista al losco.
Esempio: Mont. Poes. 2, 365: Opreran di Cibele i lunghi Eunuchi, E la losca che d'Isi in guardia ha l'are.
Definiz: § VIII. Chi ha a fare con Tosco, non vuole esser losco; maniera proverbiale, allusiva alla scaltrezza dei Toscani, che vale Chi tratta con Toscani deve essere molto accorto, per non restare ingannato. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 287: Lungamente pianse.... spesse volte dicendo: Chi ha a far con Tosco, non vuole esser losco.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 350: Li Genovesi, veggendo questo, dicono: Messer Stecchi, lo male non istà dove si pone: ma chi ha a fare con Tosco, non conviene che sia losco.
Definiz: § IX. Tra il lusco e il brusco. –
V. Brusco, § IX.