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1) Dizion. 5° Ed. .
COTILEDONE, con l'accento sull'antipenultima
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Dizion. 5 ° Ed.
COTILEDONE, con l'accento sull'antipenultima.
Definiz: Sost. masc. Term. de' Botanici. Genere di piante con le foglie concave, di cui la specie più nota è l'Umbilico di Venere, cotyledon umbilicus.
Dal lat. cotyledon, e questo dal greco κοτυληδών. –
Esempio: Vallisn. Op. 2, 265: Se le dia pure da bere la decozione tiepida degli cotiledoni, o bellichi di Venere, con sale e con comino rimescolati.
Definiz: § I. E per la Parte essenziale dell'embrione d'alcune piante, composta di lobi che poi si cangiano in foglie, o alimentano la pianticella nascente. –
Esempio: Targ. Viagg. 6, 53: Si aduna e trattiene in gran copia l'olio naturale dentro a certe vescichette particolari e minutissime, che compongono in gran parte i cotiledoni o vogliansi dire le placente dei semi maturi delle piante.
Esempio: E Targ. Alimurg. 329: Con tutta ragione i cotiledoni, cioè le mandorle, o foglie polpute e radicali de' semi delle piante, sono riconosciute dai filosofi per un equivalente delle placente degli uteri.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Targ. Viagg. 8, 443: Questo spato o tarso fa certi cotiledoni, o acetaboli molto curiosi, e fuori dell'ordinario.
Definiz: § III. Term. d'Anatomia. Escrescenza cellulosa nell'utero di qualche mammifero. –
Esempio: Past. Dissert. Mestr. 38: Non v'ha tuboli nel loro utero (dei bruti), i cotiledoni non gettano sangue (la stampa, erratamente, cotelidoni).
Definiz: § IV. E pure per Escrescenza carnosa del corio. –
Esempio: Red. Lett. 1, 379: Nel corio non v'era nè placenta nè cotiledoni (male la stampa cotideloni).
Definiz: § V. E altresì per Placenta. –
Esempio: Lorenz. Torp. 76: Dal sangue materno si separa per mezzo de i cotiledoni o delle placente un fluido, il quale poi passa per mezzo de i vasi umbilicali in nutrimento del feto.