Lessicografia della Crusca in rete

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CORSO
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CORSO.
Definiz: Partic. pass. di Correre. –
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 206: E 'l figliuolo [di Dio] ce l'ha mostrato col sangue suo sparto con tanto fuoco d'amore, corso come innamorato alla obbrobriosa morte della santissima croce.
Esempio: Car. Eneid. 8, 628: Finito il primo sonno, e de la notte Già corso il mezzo ec.
Esempio: Cellin. Vit. 115: Il cane, corso per la casa,... per forza gli svegliò.
Esempio: Bart. D. Op. mor. Introd. 31, 11: Arasse,... dopo corso un lungo paese, mette foce e si scarica nel mar Caspio.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 16: O voglionsi pigliare i tempi da suono a suono,... o dagli spazzi corsi dalla lancetta.
Definiz: § I. In forma d'Add. Trascorso, Passato, detto di tempo, vita e simili. –
Esempio: Rot. Poes. 1, 1: Alcun fia, ch'esemplo e frutto colga Dalla mia vita corsa inutilmente.
Definiz: § II. E per Scaduto, Maturato, Decorso, detto di mercede, paga, censi, frutti di capitale e simili. –
Esempio: Giannott. Op. 2, 414: Voleva i danari non pagati, e che a queste genti ispane e lanzi.... sieno date le paghe corse e da correre, a fine si possino conservare.
Esempio: Cellin. Vit. 3, 55: Spiacendo a quelle di rendermi il mio capitale, con i frutti corsi, o sì veramente di seguitarmi le mie provvisioni.
Esempio: E Cellin. Vit. 3, 63: Pagandomi tutte le entrate corse fino a questo dì.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 532: Pagarne i censi annualmente correnti, ed insieme sadisfare de' corsi.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 268: Cominciarono [i Tedeschi] ferocemente a tumultuare, dimandando con gridi e con minacce le loro paghe già corse.
Definiz: § III. E per Avvenuto, Stato e simili. –
Esempio: Machiav. Rim. 364: Lungo sarebbe narrar tutti i torti, Tutti gl'inganni corsi in quell'assedio.
Definiz: § IV. E per Percorso, detto di spazio, via e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 19, 27: Così passo passo Per le già corse vie move il piè lasso.
Definiz: § V. E per Sofferto, Patito, e simili, detto di pericolo, travaglio, disgrazia, fatica e simili. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 90: Apelle, ricordevole della corsa burrasca, si vendicò in cotal guisa della calunnia.
Esempio: Parin. Poes. 149: Qui gli antiqui d'Amor noti campioni Con voci esili e dall'ansante petto Fuor tratte a stento, rammentando vanno Le già corse in amar fiere vicende.
Definiz: § VI. Detto di deliberazione, trovasi per Arrischiato. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 86: L'andata [di Lorenzo de' Medici] a Napoli fu tenuta deliberazione troppo animosa e troppo corsa.
Definiz: § VII. E detto di paese, nazione e simili, vale Depredato, Devastato da scorrerie nemiche. –
Esempio: Machiav. Princ. 97: Era necessario, che l'Italia si riducesse nel termine ch'ell'è di presente,... senza capo, senz'ordine, battuta, spogliata, lacera, corsa, ed avesse sopportato di ogni sorta rovine.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 2, 62: L'Imperio poi corso e predato non altrimenti che un paese nemico e vinto.
Definiz: § VIII. E figuratam., trovasi, col verbo Rimanere corso o simile, detto di persona, per Ingannato, Burlato. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 3: Armano gli altri Un brigantino, e dansi all'ire in corso, E come si suol dir, pifferi fatti, Corsi rimangan essi.