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Dizion. 5° Ed. .
MICCIA
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MICCIA. Definiz: | Sost. femm. Corda di stoppa di lino, imbevuta di ranno e concia con salnitro, adoperata per dar fuoco alle artiglierie, alle mine, a fuochi d'artifizio, e anticamente anche agli archibusi. |
Dal franc. mèche; e
questo dal basso lat. myxa, grec. μύξα, Lucignolo. – Esempio: | Cellin. Vit. 76: Non ardiva sparare le sue artiglierie, e gittato la miccia da far fuoco per terra, con grandissimo pianto si stracciava il viso.... Per la qual cosa io presi una di quelle micce..., volsi certi pezzi di sacri e falconetti dove io vedeva il bisogno e con essi ammazzai di molti uomini de' nimici. | Esempio: | Montecucc. Op. 1, 214: Gran munizione abbisogna per l'artiglieria e per la moschetteria; poi vi sono i fuochi d'artifizio, le mine, le granate, le bombe, i mortaj, che richieggono molta polvere: le palle si calcolano al numero de' tiri, e più delle piccole che delle grandi; la miccia arde continuamente. | Esempio: | E Montecucc. Op. 2, 162: La miccia giorno e notte si abbrucia. Si abbia gran quantità di granate grosse, e da diecimila da mano: se ne abbiano d'accomodate in cima alle bacchette da tirarsi col moschetto ec. | Esempio: | Baldin. Art. Int. 95: Più e più volte si fece vedere colle truppe armato di moschetto e miccia accesa. | Esempio: | Magal. Lett. 9: Egli avea tutta la gente armata d'archibusi a fucile, ed il re la sua di moschetti con miccia. | Esempio: | Targ. Relaz. Febbr. 418: Sulla quale (pala di ferro).... fosse versata un'oncia in circa di polvere da archibuso, ed uno de' prigioni con miccia accesa in dovuta distanza, desse fuoco ad essa polvere. |
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