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1) Dizion. 5° Ed. .
DIOTTRA e anche DIOPTRA.
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Dizion. 5 ° Ed.
DIOTTRA e anche DIOPTRA.
Definiz: Sost. femm. Strumento d'ottone, in forma di sottile regolo, che ha le estremità erette perpendicolarmente, dov'è un piccol fesso verticale, più largo in quella in cui distendesi il crino di riscontro; e serve, traguardando per i due fessi, a prendere la direzione fra un punto ed un altro. Chiamasi anche Alidado, Traguardo.
Dal lat. dioptra, e questo dal grec. διόπτρα. –
Esempio: Dant. E. Astrolab. 30: È posto sopra il dorso dello astrolabio un regolo che l'attraversa, il quale da gli Arabi fu chiamato alidada, e da' Greci diottra, perchè con quella si osservano, mediante gli occhi, i movimenti celesti.
Esempio: E Dant. E. Astrolab. 31: Se bene questa diottra è stata modernamente da alcuni chiamata linda, che è voce spagnuola,... nondimeno, per essere ella intesa da pochi, usarò più volentieri il termine ordinario.
Esempio: E Dant. E. Procl. Sfer. 9: Con l'aiuto della diottra, ch'è traguardo dello astrolabio.
Esempio: Lorin. Fortif. 114: Potendo anco servire una dioptra fermata in esso centro con due traguardi o mire nelle sue teste, come sta quella de gli astrolabj.
Esempio: Galil. Op. astronom. 5, 2, 376: Accomodisi poi il prisma così diviso, che ad arbitrio nostro risponda a qualsivoglia grado delli 90 ovvero 60, trasportandolo a questo ed a quello secondo il bisogno, cioè applicandolo a quel grado che dalla dioptra o dal perpendicolo sarà tagliato.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 1, 389: Essendo io quello che scrivo, che si osservi dove il raggio della vista taglia, senza aggiungervi altro di diottra o traguardo, la nota di esser degno di disprezzo.... si addossa sopra di me.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 328: Diottra, traguardo, è forse quell'istrumento che suol servire e per prendere le piante e per gli livelli.