Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DERISORE.
Apri Voce completa

pag.162


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DERISORE.
Definiz: Verbal. masc. da Deridere. Chi o Che deride.
Lat. derisor. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 182: Io in prima proposi di parlare pure della colpa degli derisori.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 47: Non aprì pure una volta la bocca in sua scusa, nè in lamento, nè in maladizione contra que' cani arrabbiati di crudeltà e di furia, suoi mortali derisori.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 38: Parlando in persona di coloro, che furono derisori, cioè schernitori de' giusti.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 2: Uomin gaj, Uomin tranquilli, ch'aman la lor quiete, Derisori del mondo.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 220: Gli riuscì di smentire i suoi emuli e derisori.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 26: S'alza, e d'un salto il derisore afferra.