Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LICENZIOSAMENTE
Apri Voce completa

pag.348


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LICENZIOSAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo licenzioso, Dissolutamente. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 84: Da poichè cominciarono a essere le corti in Firenze, prima quella di Giulio Cardinal de' Medici, e poi quella di Cortona, la quale più licenziosamente viveva che la prima, i costumi sono non so se ingentiliti o corrotti.
Definiz: § I. E per Senza ritegno o riguardo, Con soverchia libertà, Sconvenientemente. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 120: Diranno alcuni, per avventura, ch'io ho scritto molte cose più licenziosamente de' principi e de' privati, ch'io non doveva.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 404: Perchè l'arme de la maldicenza cadessero di mano a gli aversarj, e s'ammutisse ogni lingua che licenziosamente osasse di ragionarne.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 355: Arebbe da se stesso corretto quello che senza pensarvi aveva.... così licenziosamente proferito.
Definiz: § II. E per Sbrigliatamente, Sfrenatamente, Come reca il maltalento e l'arbitrio; ed altresì Per fine licenzioso. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 214: Sarebbe Firenze governata o a caso sotto l'arbitrio della moltitudine, dove per una parte licenziosamente, e per l'altra pericolosamente si viverebbe, o sotto l'imperio d'uno, che di quella si facesse principe.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 177: Licenziosamente mandarono a saccomanno ogni cosa.
Esempio: Dav. Tac. 2, 244: Nè volle Agricola che l'inesperienza sua e il titolo del tribunato gli servissero licenziosamente, come a que' giovani che fanno della milizia un postribulo, ec. (il lat. ha: licenter).
Definiz: § III. Vale anche Ingiustamente, Iniquamente. –
Esempio: Gell. Vit. Alfons. 55: Ma perchè non era egli lecito e giusto il far guerra ai Viniziani, che gli tenevono occupato il Polesine, tolto da lor licenziosamente a Ercole suo padre, e dovuto e promesso a lui da la lega?
Definiz: § IV. E per Fuor delle regole comuni, o del retto uso, riferito a parlare, a scrivere, e simili. –
Esempio: Bemb. Pros. 23: Ciò imitando, usolla (la parola onde) alquante volte licenziosamente il Petrarca, e tra le altre questa: A la man, ond'io scrivo, è fatta amica; e quest'altra: Or quei begli occhi, ond'io mai non mi pento Delle mie pene...: il che quantunque paia arditamente e licenziosamente detto, è nondimeno con molta grazia detto.
Esempio: Varch. Ercol. 242: Sebbene si dice starvi e andarvi, cioè in quello e a quel luogo, non però si direbbe slarve o andarne se non molto licenziosamente, come si potrebbe dire, se fossero veri affissi.
Esempio: Car. Apol. 118: Diciamo ora che sì come quelle (le maschere) si frequentano più e con maggior licenza si fanno di carnovale, che ne gli altri tempi, così queste z più spesso e più licenziosamente s'adoprano ne la poesia, che ne l'altre composizioni.