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Dizion. 5° Ed. .
DESIDIA.
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DESIDIA. Definiz: | Sost. femm. Pigrizia, Infingardaggine; ma è voce oggi di raro uso, e propria più che altro del linguaggio poetico. |
Dal lat. desidia. – Esempio: | Giamb. Tratt. mor. 293: Desidia è una miseria d'animo, per la quale [l'uomo] il bene che potrebbe fare, non incomincia. | Esempio: | Pandolf. Gov. Fam. 29: Fuggite l'inerzia, lascivia, perfidia, desidia, e sfrenata cupidigia. | Esempio: | Car. Eneid. 9, 778: Da questo pianto una mestizia, un duolo Nacque ne' Teucri, e tale anco ne l'armi Un languore, un timore, una desidia. | Esempio: | Mont. Iliad. 13, 296: Nessun fiaccato da desidia fugge L'affanno marzïal. | Esempio: | E Mont. Iliad. 16, 1012: La costui sembianza Presa, il Nume sì disse: Ettor, perchè Cessi dall'armi? è d'un tuo pari indegna Questa desidia. |
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