Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Sost. masc. Uccello notturno, con due ciuffi in su la testa, di color lionato, e della grandezza del piccione: viene anche detto Gufo o Barbagianni, ed è la dei Naturalisti.
Dal lat. alucus, che viene a dire Fuggente dalla luce. −
Esempio: Pulc. L. Morg. 14, 61: Il pipistrello faceva stran volo, E degli uccei notturni sbandeggiati L'allocco, il barbagianni, l'assiuolo ec.
Esempio: Cant. Carn. 459: Certi uccellacci che la notte e 'l giorno, Come cornacchie, assiuoli ed allocchi, V'aggiran sempre intorno, Fuggite, donne, chè son vili e sciocchi.
Esempio: Not. Malm. 100: Allocco, specie d'uccello col capo cornuto come l'assiuolo, ma è più grande, e di colore lionato, con occhi grandi e lucenti.
Definiz: § I. Figuratam. dicesi di un Uomo goffo e balordo. −
Esempio: Machiav. Comm. 200: Dunque gli dai queste cose a credere come se fusse un allocco.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 6: Ma questo è nulla, perchè ingannare simili allocchi non è gran cosa.
Esempio: Cecch. Servig. 1, 5: Per certo ch'io mi fo gran maraviglia, Che quell'allocco di messer Gentile, Mio padrone, non sia qui sul canto.
Esempio: Grazz. Comm. 308: Deh! vedi aria d'allocco!
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 10: Tra questi aspidi sordi e questi allocchi Ci sto, come sta il matto fra i tarocchi.
Definiz: § II. E pur figuratam., per Goffo vagheggiator di donne. −
Esempio: Lipp. Malm. 1, 68: Che per servire a dame tali allocchi Cercano l'occasion col fuscellino.
Esempio: Not. Malm. 107: Da questa goffaggine [dell'allocco] nel far all'amore ed aspettare gli uccelli, per allocco intendiamo uno che ne stia perdendo il giorno in vagheggiar dame senza profitto.