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1) Dizion. 5° Ed. .
INCENSARE.
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INCENSARE.
Definiz: Att. Onorare con fumo d'incenso, Dar l'incenso; il che si fa ne' riti sacri: anche assolutam. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 127: Si vanno ad un altare, ov'ha suso una tavola vermiglia nella quale è iscritto il nume del gran Cane, e ancora v'ha un bello incensiere, e incensano quella tavola.
Esempio: Volg. Pist. Vang. M. 123: L'angelo del Signore apparve nell'ora dello 'ncensare.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 146: Saranno occupati in fare grillande,... accendere e spegnere, incensare e tenere pulito.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 6, 87: Alcuni angeli che volano, una parte de' quali suonano, altri cantano, e altri incensano il Sagramento.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 239: Quando avrai conquistata, o Alessandro, la provincia che produce le spezierie, allora così riccamente incenserai; per ora usa con risparmio l'incenso che hai.
Esempio: Buomm. Verg. 100: Ciascuna di esse s'inchinerà avanti e poi, a quel che l'incensa, più o meno profondamente, secondo la qualità dell'incensatore.
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 2, 24: Deducono per fortissima conseguenza, che non debba ella (la Croce) incensarsi; perchè se avesse voluto che ella si incensasse, lo arerebbe chiaramente espresso.
Definiz: § I. Figuratam., riferito a persona, dicesi per Adulare con lodi esagerate; anche assolutam. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 271: Incensò il Re con suffumigj eterni.
Esempio: Fag. Rim. 5, 130: Vedersi idolatrare, Porger preci ed incensare Da un milion d'adoratori.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 44: Che è quanto dir: t'incenso e ti minchiono.
Esempio: Pindem. Poes. 153: Quella instabil Dea.... Nè incensa, nè bestemmia.
Esempio: Lambr. Elog. 33: Guardingo, ma veritiero, prudente, ma probo, non incensò i trionfatori, non insultò ai caduti.
Definiz: § II. E pur figuratam., riferito a cosa, vale Tenere in grande onore, in grande venerazione; comunemente Adorare. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 216: Gli Zacchei usuraj che incensan l'oro A sè chiama con fretta.
Definiz: § III. E Neutr. pass. incensarsi Lodarsi. –
Esempio: Alf. Sat. 52: Alto là; ch'al suo dir qui pongo intoppo; Chè biasmandosi parmi ella s'incensi.