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1) Dizion. 5° Ed. .
NEBULOSO.
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NEBULOSO.
Definiz: Add. Pieno, Coperto, di nebbia o nebbie, Nebbioso; e anche, per estensione, Pieno di vapori; ma è voce che non si userebbe oggi fuorchè in nobile scrittura, o in senso figurato.
Dal lat. nebulosus. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Oscura (la valle d'abisso), profond'era e nebulosa, Tanto che, per ficcar lo viso al fondo, Io non vi discerner veruna cosa.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 120: L'essere la palude calda e nera e nebulosa, ne può assai ben dimostrare le tre qualità degl'iracundi.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 116: Descrive com'era fatta la valle, dicendo ch'era.... nebulosa, cioè piena di nebbie della terra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 6: Dinanzi il Po, di dietro gli soggiorna D'alta palude un nebuloso gorgo.
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 279: Ella (la valle) era buia e senza luce; profonda, cioè alta e di grandissimo fondo; e nebulosa, cioè piena di nebbie e di vapori grossissimi.
Esempio: E Gell. Lettur. N. 280: I quali [fuochi] riscaldando e facendo bollire dette acque e luoghi umidi, fanno uscire da loro fumi e vapori tanto grossi, ch'ei fanno di maniera nebulosa e oscura quell'aria..., che ec.
Esempio: Card. Poes. 547: Non più rivo d'iddei la nebulosa Cima d'Olimpo a gli occhi umani accende.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Alam. L. Gir. 24, 116: Gli dona un colpo, e fu così possente Che gli fa l'aria oscura e nebulosa.
Definiz: § II. Pure per similit., detto di cristallo, per Non chiaro, Fosco, Opaco. –
Esempio: Ner. Art. vetr. 11: Si butti (il cristallo ben fuso) in conche grande di terra piene d'acqua fresca...; e fassi questo ad effetto che l'acqua gli cavi una sorte di sale, detto sale alcali, quale impedisce il cristallo, e lo fa oscuro e nebuloso.
Definiz: § III. Figuratam., e in locuz. figur., detto degli occhi, per Offuscato, Incapace di ben discernere le cose. –
Esempio: Bocc. Amet. 188: L'opere vostre licite ed oneste.... Sveglin le luci oscure e nebulose D'Ameto, acciò che diventi possente A veder le bellezze mie gioiose.
Esempio: Poliz. Rim. C. 363: Poggi, ch'ognor più molli Fa la mia pena acerba, Struggendo gli occhi nebulosi e foschi.
Definiz: § IV. Pur figuratam., detto di scrittore, di scrittura, dottrina, o simile, vale Difficile a intendersi o comprendersi, Oscuro, Astruso.
Definiz: § V. E altresì figuratam., detto di volto, o dell'aria di esso, vale Turbato, Brusco, e simili; più comunemente Rannuvolato. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 101: Allegrezza di volto, e dolcezza in rispondere, molto adornano l'ubbidienza. E così per lo contrario la faccia nebulosa e torbida, e il mormorare, la guastano e avviliscono.
Definiz: § VI. E per Simile a nebbia, Che ha apparenza di nebbia, detto di fumo. –
Esempio: Bocc. Amet. 174: Ciascuno, accesi li fuochi al suo [iddio], con pietosi preghi porse il suo disio. I nebulosi fumi si risolverono nell'aere, e i riscaldati altari e i dati sacrificj co' porti preghi toccarono gl'iddii.
Definiz: § VII. E poeticam., detto del corpo di un essere immaginario, o di alcuna sua parte, per Formato o Fatto di nebbia. –
Esempio: Med. L. Op. 2, 42: Sopra i nebulosi omeri gli nascono (alla Speranza) Due pennute ale oltra misura grande.
Definiz: § VIII. E per Che apporta nebbie, detto di vento. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 369: Teofrasto pensa che le cagioni di queste (febbri) sieno, che allora tirano i venti australi, che di loro natura sono umidi e nebulosi.
Definiz: § IX. E per Nuvoloso. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 239: Era la notte nebulosa oscura.... E vento, e pioggia e tempesta e furore, ec.
Definiz: § X. Stella nebulosa, dicevasi dagli Astronomi antichi Ogni nebulosa costituita da un gruppo di stelle, che all'occhio nudo appariva circonfuso da materia vaporosa; e anche Una stella sola che avesse tale apparenza. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 41: Ch'elle (le stelle) abbino diversi effetti, le lucide intra sè, le nebulose intra sè, le tenebrose intra sè, sì si dichiara per Albumazar ed Alcabiz e Tolomeo.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 343: Secondo gli astrologi l'una di queste sette stelle (le Pleiadi) è nebulosa, e però come l'altre non apparisce.
Esempio: Red. Lett. 3, 243: Se Vostra Signoria illustrissima è una delle più luminose e scintillanti stelle della costellazione Platonica, io pel contrario non arrivo nè meno ad essere una di quelle, che son chiamate nebulose (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XI. Oggi così chiamasi una Stella vera, circondata di una materia fosforescente o specie di atmosfera biancastra, che talvolta prende l'apparenza di un anello, e la cui luce ignorasi se le sia propria.