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Dizion. 3° Ed. .
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pag.1074
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Definiz: | Lettera di suono simile alla M, la quale si raddoppia, come l'altre consonanti, dove è mestiere: come Panno,
Cenno. Posta dopo la G perde una gran parte del suo suono, e quasi un'altra lettera ne diventa, e ciò addivien sempre
nel mezzo della parola, e nella sillaba stessa: come Agnello. Può forse talora avvenir ciò, in principio di parola, ma
molto di rado, e forse una volta, o due solamente: come Gnaffe, Gnau. Riceve dopo di se delle consonanti il C, D, F, G,
S, T, V, Z, nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, e mantiene lo 'ntero suono: come Banco, Banda, Enfiato,
Vangelo, Mensa, Vento, Convito, Stanza. Ammette avanti di se in mezzo della parola, e in diversa sillaba la R, S: come
Arnie, Disnebbiare, quantunque la S non si trovi mai in mezzo di parola, se non ne' verbi composti colla preposizione
DIS, ma nel principio più spesso: come Snodare. E sempre si pronunzia la S, come avanti la M, nel suono più sottile,
quale nella voce confusa, come si dice nella lettera S. |
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