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1) Dizion. 5° Ed. .
FIGGERE.
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FIGGERE.
Definiz: Att. Lo stesso che Ficcare, detto così di persone come di animali: ma è verbo rimasto di uso comune solamente nei tempi composti, e più che altro in certi sensi; chè nei tempi semplici è proprio di nobile scrittura.
Dal lat. figere. –
Esempio: Dant. Purg. 32: Vidi uscirne un drago, Che per lo carro su la coda fisse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 138: Come mastin sotto il feroce alano Che fissi i denti ne la gola gli abbia, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 26: Poi la spada gli fisse e gli rifisse Nella visiera, ove accertò la via.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 368: Il Re, sentendosi percosso, tirò fuori il coltello, e nel tirarlo dilatò la ferita, ed il medesimo fisse sino al manico nella fronte del frate.
Esempio: Mont. Poes. 1, 60: E stretto il ferro, Ch'era poc'anzi di mia man caduto, Se lo fisse nel petto, e su la figlia Lasciò cadersi, e le spirò sul viso.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 174: Già batte la novella aquila i vanni D'ostil sangue roranti, e nell'antica Figge ardita così l'ugna sovrana, E la squarcia e la spenna.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Panzier. Tratt. 58 t.: In questo quarto tempo si figura el quarto stato della grazia; nel quale.... di dolore ogni suo parlare si riempie, però che penetrative dolorose saette di Dio sono in lui fitte.
Esempio: Niccol. Strozz. 5, 1: Signor novello Questo fanciul non ha ben fitti ancora Nello stato gli artigli.
Definiz: § III. Pur figuratam., col termine Mente, Memoria o simile, vale Imprimer bene. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 90: Ne la memoria Ippalca il tutto fisse, Prese licenzia, e voltò il palafreno.
Definiz: § IV. Poeticam., riferito a strumento appuntato, per Fare entrare, Cacciare, la punta di esso in checchessia, a fine di farvi con quella segni o scritture. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 36: Ovunque un arbor dritto Vedesse ombrare o fonte o rivo puro, V'avea [Angelica] spillo o coltel subito fitto.
Definiz: § V. E per semplicemente Mettere, Porre, dentro a checchessia. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 58: I fanciulli.... gli levarono subitamente addosso, secondo il costume loro, una canzone: Messer Luigi della Stufa Ha fitto il capo in una buca, Il qual non ne può uscire Se il gran non val tre lire.
Definiz: § VI. E figuratam., riferito a cose morali. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Poi cominciai: Non dispetto, ma doglia, La vostra condizion dentro mi fisse, Tanto che ec.
Definiz: § VII. E assolutam., riferito a persona, per Mettere in una buca, e a capo fitto, a fine di supplizio. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Io stava come il frate, che confessa Lo perfido assassin, che, poi ch'è fitto, Richiama lui.
Definiz: § VIII. E poeticam., e pur riferito a persona, per Costringere a star fermo, Tenere quasi immobile, per più o men lungo tempo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 57: E senza mai cessar, tanto l'afflisse Questo dolor ch'infermo al letto il fisse.
Definiz: § IX. Per Porre, Collocare, Piantare, in modo stabile, o in modo che la cosa stia ferma. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 92: D'intorno il mar, la terra in mezzo fisse, Acciocch'all'erbe, frondi, arbori e fiori, Questa il suo vago sen tal volta aprisse.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 63: Chi siamo noi omicciuoli, che presumiamo di figgere termine alla sua scienzia?
Definiz: § XI. E poeticam. per Prefiggere, Assegnare, Determinare, riferito a un termine di tempo, nel quale debba farsi o avvenire checchessia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 12: Merlin, che 'l ver sempre mi predisse, Termine al venir tuo questo dì fisse.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 28, 12: Fisse Giocondo alla partita il giorno.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 67: Essendo giunto il termine che fisse Il capitano a darle alcun soccorso, A lui sen venne.
Definiz: § XII. Per Mettere con violenza, Appiccare, riferito a fuoco. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 218: Come se alcuno m'avesse prestato danari, poi avesse fitto fuoco in casa mia.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 52: Avendo mandato per delizie nella sua villa del Tusculano i rimasugli (dell'apparato), e i suoi servi sdegnati fittovi fuoco, arse per centomila sesterzj di robe.
Definiz: § XIII. Riferito a occhi, sguardo, e simili, vale Volgere, Dirizzare, e tener fisso; Fissare. –
Esempio: Dant. Inf. 10: I' avea già il mio viso nel suo fitto.
Esempio: E Dant. Parad. 1: E fissi gli occhi al sole oltre a nostr'uso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 102: Vide scritti Molti arbuscelli in su l'ombrosa riva. Tosto che fermi v'ebbe gli occhi e fitti, Fu certo esser di man de la sua Diva.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 70: A quel parlar chinò la donna e fisse Le luci a terra, e stette immota alquanto.
Esempio: Dav. Rim. 556: Il cor gravato, e l'occhio infermo e bruno Posi e fissi nel mondo, e i frutti suoi Cercai tra spine e sterpi, e quindi poi Fuggito ancor non mi districo e spruno.
Definiz: § XIV. Figgere, poeticam., e secondo proprietà latina, vale pure Trafiggere, Ferire; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 1: Poi ch'uscì da' bei vostri occhi il telo Che 'l cor mi fisse ec.
Definiz: § XV. Neutr. pass. figgersi Entrare, Mettersi, Introdursi, a forza, o con destrezza; anche figuratam. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 11: Da quella serenata Che Ciapino m'ha fatto, Èmmisi fitto a un tratto Il mal nemico addosso.
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 3, 107: Mi perseguita il fato, e la disgrazia Fitta mi s'è fidecommissa addosso.
Definiz: § XVI. E per Cacciarsi dentro, Profondarsi, Immergersi, in senso però figurato. –
Esempio: Red. Lett. 2, 98: Mi fu di un particolare divertimento.... in tante malinconiacce, nelle quali, al mio dispetto, mi son fitto.
Definiz: § XVII. E per Entrare in alcun luogo, per lo più a fine di non esser trovato così alla prima, Nascondersi. –
Esempio: Machiav. Comm. 198: Dove sarà ella fittasi ora mo?
Esempio: Varch. Suoc. 4, 1: Dove, domine, si sarà fitto oggi Guasparri?
Esempio: Grazz. Comm. 388: Dove, diavol, si sarà egli fitto?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 223: Dove si sare' fitto oggi?
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 62: E dove s'è fitto Ciapo?
Definiz: § XVIII. E figuratam. –
Esempio: Fag. Comm. 6, 216: Lodare i giovani alla mia figliuola, e darlene i ritratti! I ritra.... O sangue di Caracalla, ecco l'originale, che ronza intorno casa; vo' farne la riprova; dove s'è fitto quel ritratto?
Esempio: E Fag. Comm. 6, 227: O s'io non so dov'io me lo sia cacciato (il ritratto), nè dove si sia fitto.
Definiz: § XIX. Si usò per Fermarsi, Arrestarsi, detto di cosa. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 85: E 'l monte dee essere più forato e spugnoso del piano, perch'egli vi possa meglio entrare l'acqua, che gli è maggiore mestieri, imperciò ch'ella non vi si figge, che sì incontanente torna giù nel piano.
Definiz: § XX. E figuratam. e poeticam., detto di persona. –
Esempio: Pass. G. C. 183: La Giudea gente a quel grido si fisse, Dicendo, e' chiama Elia... Perchè l'aiuti.
Definiz: § XXI. Figger baci. –
V. Bacio, § V.
Definiz: § XXII. Figger carote. –
V. Carota, § IV.
Definiz: § XXIII. Figgere il capo in un luogo. –
V. Capo, § CXLIV.
Definiz: § XXIV. Figgere il capo in una cosa. –
V. Capo, § CXLV.
Definiz: § XXV. Figgere il chiodo. –
V. Chiodo, §§ VIII e X.
Definiz: § XXVI. Figger bene il chiodo a uno, si disse figuratam. per Aggirarlo destramente con utile proprio e con danno di lui, Dargli ad intendere cosa che gli giovi, a fine di cavarne denari. –
Esempio: Grazz. Comm. 181: E a te che rileva questo? F. Rileva, che io per parte della vecchia gli ho detto che bisognano fare due immagini d'oro fine,... che pesino amendue cento ducati, le quali si convertiranno poi in fiamma e 'n fumo. N. Odi qua! tu gli hai fitto il chiovo bene.
Definiz: § XXVII. Figgere checchessia ad alcuno per una data cosa, vale Darglielo, Farglielo prendere, dandogli a credere ch'e' sia quella data cosa, Appiccicarglielo per essa cosa. –
Esempio: Lipp. Malm. 2, 33: Nè altro ebbe che pane e capra lessa, Che fitta anche gli fa per mannerino.
Definiz: § XXVIII. Figgersi in capo, o in testa, una cosa, o un pensiero, vale figuratam. e familiarm. Persuadersi, anche contro ragione, dell'opportunità, convenienza, bontà, e simili, di essa cosa o pensiero, e ostinarvisi. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 153: V. R. sa, quand'uno s'è fitto una cosa in testa, e che si vorrebbe che ella fosse a quel modo, come ella va.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 6: Guai, quando [lo zio] s'è un pensiero in capo fitto; E bisogna con lui rigar diritto.
Definiz: § XXIX. Figgersi in testa, o nella testa, in capo, in umore, di fare checchessia, vale figuratam. Proporsi ostinatamente di fare una data cosa. –
Esempio: Grazz. Comm. 180: Taddeo dunque si è fitto nella testa di andare alla guerra per disperato.
Esempio: Red. Ditir. 27: Ei s'è fitto in umore Di trovar un odore Sì delicato e fino, Che sia più grato dell'odor del vino.