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MISCHIAMENTO e MISTIAMENTO
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MISCHIAMENTO e MISTIAMENTO.
Definiz: Sost. masc. Il mischiare, e Il mischiarsi, nei varj sensi del verbo. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 316: Tanto è 'l male più pessimo, quanto più è puro; onde il male ove non ha nullo mischiamento di bene, quello è male sommo.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 8: Il loto la mondifica (l'acqua) e la disvizia da ogni estraneo mischiamento e la cola.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 9: I mischiamenti terrestri leggiermente dalla sottil sustanzia discendono, ma dal viscoso e spesso non agevolmente discendono.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 66: L'arare e 'l cavare generalmente fanno quattro utilità, delle quali l'una è l'aprimento della terra: la seconda è 'l suo ragguagliamento: la terza è il mischiamento de' campi insieme: la quarta è il suo tritamente.
Esempio: S. Ag. C. D. 6, 113: E così tutti li altri che si generano per mischiamento di diversi animali.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 569: I malvagi insozzano la dignità per lo loro mischiamento.
Esempio: Collaz. SS. PP. 123 t.: Tre maniere sono di fornicazione: la prima si è mischiamento di uomo e di femina, ec.
Esempio: Segn. A. Oraz. I, 4, 243: Onde è che per essa (la fortezza) l'animo nostro sicuro tenendosi da ogni mischiamento di rea mondiglia, come oro purissimo, chiara conservi l'alta simiglianza del suo eterno fabbricatore.