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Dizion. 5° Ed. .
BRUCARE
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BRUCARE. Definiz: | Att. Propriamente il divorare che fanno le foglie i bruchi e simili animaluzzi. |
Da bruco. In gr. βρούχειν vale rodere. – Esempio: | Targ. Viagg. 7, 340: Un frassino tutto pieno di canterelle, le quali in brevissimo tempo lo brucarono tutto. | Esempio: | Paolett. Op. agr. 2, 421: Così vien tolto loro [ai bruci] l'adito a salire a brucare e devastare gli occhi che devon produrre i nuovi tralci ed il frutto. |
Definiz: | § I. Per estensione dicesi specialmente del Divorare che fanno le capre i teneri germogli delle pianticelle e de' virgulti, lasciandole affatto spogliate e nude. |
Definiz: | § II. E per Levare le fronde dai rami strisciandovi sopra col pugno chiuso. – | Esempio: | Monigl. Poes. dramm. 3, 29: Bucegli mia (vitelli miei), chi brucherà la foglia? Capponi mia, chi vi darà beccare? | Esempio: | Not. Malm. 1, 24: Dalla voce bruco abbiamo il verbo brucare, che vuol dire Levar le foglie agli alberi. | Esempio: | Targ. Valdin. 1, 247: Tutte quante le foglie di ontani, e di altre piante palustri, sieno ogni anno brucate. |
Esempio: | Paolett. Op. agr. 1, 196: Avvertendo però di ripulirgli [i gelsi] ogni anno da tutte le piccole ramette o vermene.... e da quelle che nel brucar la foglia si sieno rotte o che incominciano a seccarsi. |
Definiz: | § III. Brucare dicesi anche di certi frutti, che nello stesso modo si colgono, come per esempio le olive. – |
Esempio: | Paolett. Op. agr. 1, 342: Per fare un olio della miglior perfezione, conviene in primo luogo conoscere e prendere il tempo opportuno per brucare l'olive. |
Esempio: | Paolett. Op. agr. 1, 342: Per fare un olio della miglior perfezione, conviene in primo luogo conoscere e prendere il tempo opportuno per brucare l'olive. | Esempio: | E Paolett. Op. agr. 1, 348: Sia [il frantoio] fornito di molte casette o canali ne' quali ripor si possano separatamente l'olive, che si brucheranno giorno per giorno. |
Definiz: | § IV. E per similit. Strappare, Portar via. – |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 20, 66: E dettegli nel viso una guanciata, Che gli brucò la carne insino all'osso. | Esempio: | E Pulc. Bec. 9: Io mi tirai poi drieto al tuo pagliaio, Che 'l vento mi brucava il capperone. |
Definiz: | § V. E figuratam. per Affievolire, Consumare. – | Esempio: | Dant. Rim. 144: Che più mi trema il cor, qualora io penso Di lei,.... Ch'io non fo della morte, che ogni senso Colli denti d'amor già mi manduca: Ciò che nel pensier bruca La mia virtù, sì che n'allenta l'opra. |
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