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1) Dizion. 5° Ed. .
FORZARE.
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FORZARE.
Definiz: Att. Propriamente Costringere, Obbligare, con la forza, a fare checchessia; ma in più largo senso prendesi anche semplicemente per Costringere, Obbligare, per qualsivoglia forte cagione o motivo, espresso o taciuto. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 384: A me impose.... che e' se gli avessi compassione, se in su questi principj lui non si mostrava altrimenti vivo, perchè gli era contro a sua natura forzato dalla necessità, non avendo nè genti nè danari.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 2, 458: Parecchie settimane eglino (gli Spagnuoli) hanno forzati e' comuni a portarvene (le vettovaglie). Ma per avventura non li potendo ora più forzare, ec.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 97: Da queste ed altre simili parole e dolci abbracciamenti incantato lo innamorato marito.... fu forzato prometter ciò che ella desiderava.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 267: Io vi do questa commessione mal volenteri, perchè so che v'è contra stomaco, come a me: ma per uscir di questo tormento un tratto, son forzato.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 227: E poichè questi ne danno a me (delle brighe), ancora io son forzato a darne a lei.
Esempio: Cellin. Vit. 113: Saltò fuora quattro soldati con le spade impugnate in mano, a tale che io fui forzato a metter mano per la mia spada per difendermi da loro.
Esempio: Giannott. Op. 1, 182: I giovani sarebbono forzati ad essere gravi, sedendo appresso a' padri loro.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 111: Gli avanzati alle miserie di Siracusa furon forzati servire a questo tiranno.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 6: Ma pure egli erano forzati, senza saperlo, a rispondere il medesimo.
Esempio: Dat. Selv. Epit. 20: Fuggii forzata, e non farò ritorno, Se non quando mi forzi alto destino.
Esempio: Red. Lett. 1, 244: Quando.... il medico è forzato a cavar sangue, io costumo ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: E non sono il cavallo a mezza strada Forzato a vender per comprar la biada.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 317: Qualche galantuomo, a cui un povero figliuolo potesse fidarsi di domandar la strada, senza timore d'esser messo alle strette, e forzato a ciarlare de' fatti suoi.
Definiz: § I. E figuratam., detto di cose, sia fisiche, sia morali. –
Esempio: Rim. ant. P. Dant. Maian. 1, 231: Ch'io son forzato da forza d'amore.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 167: Quando erano giunti a qualche profondità incontravano polle d'acque sotterranee, le quali o impedivano loro il passar più oltre, o gli forzavano a fare un riscontro, o contrammina, per divertirle.
Esempio: Capp. Lez. 267: Molti vivevano capaci di scriverla (la storia), ma i tempi forzavano al silenzio.
Definiz: § II. Pur figuratam., riferito a cose. –
Esempio: Vett. Colt. 70: Avevano intorno alla cultura di questa pianta gli antichi contadini un loro proverbio, che diceva, che colui che lavorava l'uliveto, gli domandava il frutto; e quel che lo concimava, otteneva la domanda; quel poi che lo potava, lo forzava.
Esempio: Capp. Econ. 368: Non converrebbe oggimai dividere le colture secondo le qualità del suolo, piuttosto che averle ammassate tutte insieme, e forzar la stessa terra a somministrar prodotti talvolta tra loro inconciliabili?
Esempio: E Capp. Econ. 378: Ma dov'è bisogno che l'industria forzi la natura, ivi l'industrioso impone leggi.
Definiz: § III. E riferito particolarmente a certe piante, vale Farle fiorire nell'inverno mediante il calore della stufa.
Definiz: § IV. Usasi pure per Piegare, Comprimere, Ficcare, e simili, con troppa forza.
Definiz: § V. Riferito a porta, uscio, cassa, e simili, vale Aprire a viva forza, e per lo più guastando, o rompendo, la serratura. E riferiscesi anche alla serratura stessa. –
Esempio: Cecch. Ass. 4, 7: O per Dio che gli è uscito! gli avrà forzato l'uscio.
Esempio: Giust. Vers. 231: Scende e tenta la toppa, e nulla avanza, E del forzarla è vana ogni speranza.
Definiz: § VI. E riferito a luogo munito, a passo, e simili, vale Prendere, o Attraversare, a viva forza. –
Esempio: Montecucc. Op. 1, 230: Ad un passaggio: preoccuparlo prima che il nemico vi giunga; sorprendere le guardie che l'hanno in custodia, o forzarlo con petardi, scale, granate, fuochi, mine; o batterlo da qualche eminenza, o venirgli alle spalle, o tagliarlo valicando altrove.
Definiz: § VII. Forzare, parlandosi di milizie, trovasi per Costringerle a marciare speditamente. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 191: S'avviò poi loro subito dietro con otto cavalli, lasciando ordine a i Capitani d'avanzarsi con l'infanteria; ma senza molto forzarla: che non torna mai bene l'affaticare colla diligenza della marcia i soldati, per trovarsi poi alla fazione con gente rifinita.
Definiz: § VIII. Neutr. pass. forzarsi, e trovasi anche in forma di Neutr. Adoperarsi con tutte le forze, Studiarsi, Far di tutto; ed altresì semplicemente Sforzarsi. –
Esempio: Rim. Ant. G. Colonn. Guid. 111 t.: I' allumo entro, e forzo far semblanza Di non mostrar ciò, che lo meo cor sente.
Esempio: Plut. Vit. 24: E a tutti li luoghi, che andava Catone, gli uomini, per invidia l'uno dell'altro, si forzavano di fargli più bello convito, secondo l'onore che Pompeo gli fece.
Esempio: Stor. Pistol. 270: E per quella cagione si forzò di portare [de' viveri], e quale portava per guadagnare, e quale per paura.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 332: E perchè parve loro mi forzassi andare a chiederne consiglio a messer Agnolo.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 127: Non fussero costretti a discacciar niuno cittadino della città, per guelfo ch'egli si fosse, dovendo il vicario.... forzarsi a mantenerli in unità e pace senza nutrir brighe o parzialità veruna fra loro.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 4, 74: Il guardiano.... si rivolse ad Antonio, e subitamente gl'impose che si forzasse di fare quivi una omilia, e dire alcuna cosa di edificazione.
Esempio: Manfred. Rim. 95: Ed io com'uom che pur forzar si vuole, Vidi, spargendo l'incredibil luce, Grande oltre l'uso ir per lo cielo il sole.
Definiz: § IX. Trovasi per Fare sforzo. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 148: Il quale Cloanto Mnesteo domanda e persegue, forzandosi con somme forze.
Esempio: E Ugurg. Eneid. 313: Ma Pandaro, forzandosi con somme forze, lancia una forte asta nodorosa.
Definiz: § X. Neutr. Detto di cassetta, coperchio, serratura, uscio, e simili, vale Non chiudersi, o Non aprirsi, agevolmente; Fare essi una certa resistenza nell'aprirli o nel chiuderli. E detto di cappelli, di scarpe, o d'altro vestimento che si adatti alla persona, vale Premere, Stringere, soverchiamente, troppo fortemente.
Definiz: § XI. E dicesi anche di cosa che debba collocarsi, introdursi, in altra, per Entrarvi male a causa del suo volume, grossezza, e simili.
Definiz: § XII. Forzare la carta o le carte. –
V. Carta, § XLVIII.