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Dizion. 4° Ed. .
VENUSTÀ, VENUSTADE, e VENUSTATE .
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pag.235
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VENUSTÀ, VENUSTADE, e VENUSTATE .
Definiz: | Lat. venustas. Gr. εὐσχημονία. |
Esempio: | Fir. dial. bell. donn. 385. Venustà adunque nella donna sarà uno
aspetto nobile, casto, virtuoso, riverendo, ammirando, e in ogni suo movimento pieno d'una modesta grandezza.
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Esempio: | E Fir. dial. bell. donn. 344. Vedremo, che cosa è
leggiadría, che vuol dire vaghezza, che intendiamo per la grazia, che per la venustà. |
Esempio: | E Fir. dial. bell. donn. 368. Con tanta grazia, e con tanta
venustà, che voi non avete cagione da riporvi, ma sì bene mostrarvi più, che voi non fate. |
Esempio: | E As. 156. La presero a domandare qual fusse la cagione, che con così
brutto piglio ella adombrasse la venustà de' suoi occhi scintillanti. |
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