Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ABBARBAGLIATO
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ABBARBAGLIATO.
Definiz: Partic. pass. di Abbarbagliare, sì al proprio come al figurato. −
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 7: Al resto adesso, Giacchè non se ne sono ancora accorti, Dalle lor faci stesse abbarbagliati.
Esempio: E Buonarr. Fier. 5, 4, 2: Vada per quelli, Che per soverchia fretta dan d'intoppo, Ciechi, ne' muri stessi e nelle porte, Pur chiuse, abbarbagliati dalla furia.
Definiz: § I. E in forma d'Add. − Percosso, offeso da soverchio splendore. −
Esempio: Bocc. Amet. 94: Stupefatto e quasi cieco [Ameto] per lo udito tuono, di paura ripieno si trasse a dietro, e che ciò significare si volesse non conoscendo, aspettava abbarbagliato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 55: Immantinente che lo mostra aperto [lo scudo], Forza è chi 'l mira abbarbagliato reste.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 455: Cieca [la farfalla] e abbarbagliata dà nel lume svolazzando, e si brucia.
Definiz: § II. E figuratam. per Allucinato, Ingannato. −
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 178: L'abbarbagliato amante allor si crede, Ch'ella il cerchi privar della sua vista.
Definiz: § III. E pur figuratam. per Confuso, Smarrito, Stordito. −
Esempio: Passav. Specch. penit. 249: Parrà alla persona [ammaliata] avere le carni piene di spine e d'agora,.... essere ismemorata e abbarbagliata e scimunita.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 6: Egli è briaco al certo, ed ha creduto, Abbarbagliato, che noi siam, cred'io, Some di mercanzia per questa fiera.