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1) Dizion. 5° Ed. .
MERGO
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MERGO.
Definiz: Sost. masc. Uccello aquatico, grande press'a poco come un'oca, che ha il becco rosso fosco, più lungo della testa, il capo e il collo di color nero cangiante in verdone violetto, il petto bianco, e la schiena di un color nero morato; e che suol covare nelle parti boreali, e fa il nido fra le ghiaie dei torrenti, o fra gli spacchi dei massi. È detto anche Mergone e Marangone, e oggi comunemente Smergo; ed è il Mergus merganser dei Naturalisti.
Dal lat. mergus. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 144: Il piano del quale sasso.... è levato in alto non commosso da alcuna onda, ed è stazzone molto piacevole a' lieti mergi.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. L. 131: Gli ultimi questi sono nel ponente, Neri a vedere come cerbi o merghi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 63: E poi s'era attuffato, come il mergo, In grembo alla nutrice oltr'a Marocco.
Esempio: Soder. Op. 1, 19: I mergi, l'anitre, nettandosi co 'l becco le penne, significan venti.
Esempio: Red. Esp. Insett. 200: I merghi, che volgarmente son chiamati marangoni, i tuffoli, che sono i colimbi de' Greci, e tutti gli altri uccelli che si tuffano e predano sott'acqua, e usano le paludi e gli stagni, ànno gran quantità di pollini, che d'ogni stagione dimorano tra lo loro piume.
Esempio: Mont. Poes. 2, 367: Ei giace a riva Co' gran dii della poppa e il mergo stride Sovra i laceri avanzi.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 120: Come il mergo, che dal cupo fondo del pelago, ove nuota con fatica, assorge e spazia volando pei ceruli campi del cielo.
Definiz: § Conforme a proprietà latina, trovasi, come Term. di Agricoltura, per Quella sorta di propaggine che dicesi Capogatto. –
Esempio: Pallad. Agric. 100: La vite vecchia e indurata, i cui duri tralci si sono stesi molto a lunga, si racconcia meglio con mergi.... che non sta quando tutto 'l tralce si mette sotterra nella fossa giacendo.... Mergo si chiama quando 'l tralce a modo d'arco si lascia sopra terra, e l'altra parte di quel tralce si sotterra.... E questi cotai mergi si voglion poi, di po' due anni, recidere in quella parte che è sopra terra, e così si lasciano ne' luoghi a lato alle viti.