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MODELLO
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MODELLO.
Definiz: Sost. masc. Esemplare di tutto rilievo, di un'opera di scultura o di architettura da condursi, fatto di varie materie, e di grandezza eguale al vero o minore.
È forma varia del lat. modulus. –
Esempio: Manett. A. Op. Mar. 112: E anche v'era el modello piccolo (della cupola del Duomo di Firenze), che fece el maestro che ne diè disegno.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 64: E quivi di lor man fanno un modello (della nuova città), Che il Dorico, l'Ionio e tutta l'arte Mai non vide il più forte nè 'l più bello.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 148: I disegni che furon fatti per la sepoltura di Papa Paolo santa memoria, si mandarono al reverendissimo Santa Croce per risolvere qual di essi si dovesse mettere in opera. Qui non è ora se non il modello di Fra Guglielmo.
Esempio: Cellin. Pros. 203: Io gli feci un modello d'una fonte.... Questo modello era di forma quadra, ed in mezzo a questa gran forma quadra ci era un sodo pur di forma quadra, il quale appariva di sopra l'acqua, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 135: Finiti questi piccioli modelli, o figure, di cera o di terra, si ordina di fare un altro modello che abbia ad essere grande quanto quella stessa figura che si cerca di fare di marmo; nel che fare, perchè la terra, che si lavora umida, nel seccarsi rientra, bisogna, mentre che ella si lavora, fare a bell'agio, e rimetterne su di mano in mano; e nell'ultima fine mescolare con la terra farina cotta, che la mantiene morbida e leva quella secchezza, e questa diligenza fa che il modello, non rientrando, rimane giusto simile alla figura che s'ha da lavorare di marmo.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 8, 117: Ora accadde che partendosi Benedetto di Fiorenza, tornò a punto il Cronaca da Roma; onde essendo messo per le mani a Filippo [Strozzi], gli piacque tanto, per il modello che gli fece del cortile e del cornicione che va di fuori intorno al palazzo, che conosciuta l'eccellenza di quell'ingegno, volle ec.
Esempio: Soder. Op. 1, 141: Michelangelo Buonarroti,... portandogli uno a mostrare un suo picciolo modello d'un edifizio, perchè gli ne desse il suo parere, ec.
Esempio: Galil. Op. Il, 402: Ci viene presentato un piccolo modello d'artiglieria, fatto, v. g., di stagno, e noi aviamo bisogno di cavare da tal modello tutte le misure particolari per un pezzo grande fatto di rame.
Esempio: Segner. Incred. 39: Valendosi però (chi ha da fabbricare una casa) di modelli, di manovali e di ordigni i più confacevoli che può ritrovare a tal uopo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 99, 2: Modello.... Quella cosa che fa lo scultore o architetto per esemplare o mostra di ciò che dee porsi in opera, di varia proporzione all'opera da farsi, poichè il modello alcuna volta è minore, alcuna altra è della stessa grandezza. Fannosi i modelli di varie materie, a gusto de' professori e secondo il bisogno; cioè di legname, di cera, di terra, di stucco, o d'altro. E il modello prima e principal fatica di tutta l'opera, essendo che in essa, guastando e raccomodando, arriva l'artefice al più bello e al più perfetto. Serve agli architetti per istabilire le lunghezze, larghezze, altezze e grossezze; il numero, l'ampiezza, la specie e la qualità di tutte le cose, come debbano essere; acciò la fabbrica sia perfetta.
Esempio: E Baldin. Decenn. 4, 121: Avendo (Gian Bologna) un giorno fatto un modello di propria invenzione, il quale avea finito, come noi usiamo dire, coll'alito, l'andò a mostrare al gran Michelagnolo.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 45: Oltra le tre rappresentazioni d'idee,... avevano gli antichi anche l'uso de' modelli, cioè una forma o immagine dell'opera futura, fatta in piccolo o di legno o di cera o di creta o di stucco o altro.
Definiz: § I. E con un compimento denotante la materia onde è fatto il modello. -
Esempio: Manett. A. Op. stor. 134: Del quale portico era a bastante el disegno solo sanza modello di legname.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 13, 192: Fece un modello di cera bellissimo, maggior del vivo, d'un Ercole che fa scoppiare Anteo, per farne una figura di bronzo.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 39: Un modello di gesso d'un vaso grande da vino, che voleva far lavorare Ottavio cavalier Romano, si vendè un talento.
Esempio: Bottar. Dial. 277: Così ancora si perdè il modello di terra cotta, che avea fatto Lorenzo Ghiberti della terza porta del Battisterio di Firenze.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 119: Chi vuol veder quantunque può natura In far una fantastica befana..., Un model secco di qualche figura, Anzi pure il model della paura,... Legga per cortesia questa scrittura.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 245: Niuno dei competitori di questo premio ebbe invidia ai tre dei...; salvo solamente uno, che fu Prometeo, venuto a parte del concorso con mandarvi il modello di terra che aveva fatto e adoperato a formare i primi uomini.
Definiz: § III. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 106: Tutti questi.... desiderarono che il proposto modello.... si racconciasse, e... l'opera del Concilio fosse, per così dire, un colmigno che desse perfezione alla fabrica.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 380: S'avvezzò ad avere tra le mani autori buoni, e a nutrir l'ingegno di buone cose, formando il gusto sovra modelli perfetti e squisiti.
Esempio: Giobert. Bell. 71: Molte leggende del medio evo.... sono modelli di questo genere che traligna facilmente al vizioso ec.
Definiz: § IV. Pur figuratam., Esemplare, Archetipo, Idea archetipa. –
Esempio: Gell. Lez. 378: Furono in Dio (le idee) innanzi a esse cose, e furono cagioni che esse cose siano, essendo il modello e lo esemplare secondo il quale elle furono fatte di poi da lui: e però sono da Platone chiamate idee che tanto significa questo nome.
Esempio: E Gell. Lez. 379: Essendo stato Dio il fabricator ed il fattore di questo universo, convenne che innanzi che egli lo creasse, egli avesse dentro alla mente sua il modello, secondo il quale egli fu fatto di poi da lui.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 45: E se questa fiera gente mi sbrana, io non recuso la morte per lasciare a voi un modello di vita.
Esempio: E Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 72: Il beato spirito con grandissima festa accolto nella celeste patria, lasciando in terra un esatto modello di perfetta esercitazione, ec.
Esempio: Magal. Lett. At. 107: Così ogni altra che ve ne figuriate voi, o chi si pare, per modello di una religione non indegna di essere stata architettata da Dio, ec.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 97: L'animò (il corpo) insieme collo spirito di tutte le anime che in esso [universo] sono, e lo pose per modello dell'umana risurrezione, perchè sempre agli occhi nostri ne fosse come un testimonio.
Definiz: § V. Altresì figuratam., parlandosi di persona, vale Esemplare, Tipo, che in checchessia si proponga altrui, o sia da proporsi, ad imitazione, ammirazione, e simili. –
Esempio: Poliz. Pros. 47: Questa lezione risolvessi infine nel musicare, e in iscorgere e dirozare un certo modello di ballerino che è qua.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 142: Imparare a conoscere a buon'ora belli esempli e modelli, o di consumata virtù, o di fioriscente saviezza.
Esempio: Parin. Poes. 276: Io (parla la Musa) con le nostre il volsi arti divine Al decente, al gentile, al raro, al bello: Fin che tu stessa (o sposa) gli apparisti al fine Caro modello.
Esempio: Martin. T. V. 1, Ded.: Le presento (in Moisè) il più grande e illustre modello, in cui possono specchiarsi i legislatori e i pastori di popoli.
Esempio: Giobert. Apol. Proem. VII: Il dire che un tale non può essere proposto a modello è una di quelle proposizioni, che danno ad intendere assai più che non suonano.... Così, verbigrazia, se tu dici: Caio non è il modello del padre di famiglia, ciò significa in buon volgare ch'egli è un cattivo padre di famiglia.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 23: Non ti specchiar sugli altri alla giornata: Gli ozïosi non prender per modello.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 296: Dacchè l'autorità dei vecchi esempj è infievolita per noi, e il secolo impedisce gli alti modelli o li rinnega, noi quel tipo morale che gli occhi nostri desiderano, cerchiamo comporre per la generazione avvenire.
Definiz: § VI. E in cattivo senso. –
Esempio: Allor. A. Cap. 31: Certi pazzerelli Della civetteria modello e saggio.
Esempio: Giust. Vers. 210: Prima di tutto incurva la persona, Personifica in te la reverenza; Insaccati una giubba alla carlona, E piglia per modello un'Eccellenza.
Definiz: § VII. Modello, apposto, a mo' di aggiunto, a persona, a paese, a popolo, vale Che può servire di esemplare alle altre persone, agli altri paesi, o popoli. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 238: Evviva! io sono il trinca, e gli altri bevono; Infatti, in oggi il popolo è un agnello! È una colomba! è il popolo modello!
Esempio: Capp. Econ. 392: La Toscana era celebrata.... come un eden, un oasi, un paese modello.
Definiz: § VIII. Vale anche Forma, Modo, Disegno, secondo cui checchessia è fatto. –
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 88: Ànno gli strumenti della generazione.... tutti fabbricati nello stesso modello.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 449: Furono mandate alcune forme e modegli d'introdurre nuovo reggimento.
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 124: Erangli in questo mentre portati dalle più dotte e ingegnose persone modelli della repubblica.
Esempio: Dav. Tac. 1, 304: Propose (Nerone) il modello del governo avenire, scansando tutte le cose che eran frescamente spiaciute.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 678: Il pontefice avidamente attendeva il modello della riformazione promesso da' legati.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 30: In luogo del modello americano, ne immaginarono un altro, e lo mandarono ai Governatori delle colonie.
Definiz: § X. Trovasi per Ciascuna delle piccole divisioni del modulo architettonico. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 216: Alcuni altri giudicarono, che oltre al dado la altezza de la basa si avesse a dividere in sedici parti, le quali chiameremo modelli: di queste ne assegnaron quattro al mazzocchio di sotto, e tre al mazzocchio di sopra; ed al cavetto di sotto tre e mezzo, e tre e mezzo a quel di sopra; e gli altri duoi modelletti assegnarono a' bastoncini che avevano a stare in quel mezzo.
Definiz: § XI. E nel linguaggio dei gettatori di metalli, dicesi Quella figura di terra, di gesso, o di altra materia simile, grande quanto l'opera da gettarsi, la quale serve per farne la forma. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 140: Usano gli artefici,... quando vogliono gittare.... figure grandi, fare nel principio una statua di terra tanto grande, quanto quella che e' vogliono buttare di metallo.... Fatto questo, che si chiama da loro modello, e condotto a tutta la perfezione dell'arte e del saper loro, cominciano poi, con gesso da fare presa, a formare sopra questo modello parte per parte, facendo addosso a quel modello i cavi pezzi, e sopra ogni pezzo si fanno riscontri, che ec.
Definiz: § XII. Vale altresì Quella figura di legno snodata nelle braccia, gambe, dorso, in modo che si possa piegare a piacimento dell'artista, per ritrarre gli atteggiamenti voluti, o acconciarvi sopra i panni, e studiarne le pieghe, i lumi e le ombre: Manichino. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 226: Si servì d'un modello di figura fatto di legname, gangherato in modo, che si snodava per tutte le bande, ed il quale accomodava a suo modo con panni addosso ed in varie attitudini.
Definiz: § XIII. Dicesi anche La persona che nelle accademie di disegno, o negli studj degli artisti, sta a modello, ossia sta ferma per esser dai giovani studenti, o dai maestri dell'arte, a fine di studio ritratta al naturale, o in tutta la persona od in alcuna sua parte. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 409: E fama che a persuasione di lui si movesse il Gran Duca ad assegnar buona provvisione a chi dovea servire per modello nell'Accademia del Disegno.
Definiz: § XIV. Detto di scrittura che serve di esemplare ad altre, o sulla quale devono essere modellate, esemplate, altre. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 43: Colla vostra gratissima ebbi le fede vecchie e il modello della nuova che vorresti.
Definiz: § XV. Così chiamano i fonditori Ciascuno di quei pezzi di metallo o di legno, e altre materie, di grandezza naturale, che si preparano per farvi la fusione di ferro o bronzo, e comporne poi macchine; Forma, Stampa. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 77 t.: Ne la forma ogni vacuo rende el pieno, ed ogni pieno rende el vacuo, secondo l'esser del modello originale che avete, il quale ha da esser un corpo di materia più dura che la cosa con che voi volete formare.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 78: Modelli maneggiabili si formano in due metà, overo in tre o quatro pezzi.
Esempio: E Biring. Pirotecn. appr.: Chi per far la parte di fuore fa di legno li suoi modelli primi, e chi di terra, e chi di cera, e chi di sevo, o d'altre materie fusibil, over combustibili da poterle evacuar col caldo, over bruciar dentro ne le forme, o pur cavare i pezzi.
Definiz: § XVI. E per Armatura, Ossatura, Telaio, o simili, su cui si piegano e fermano piante, che debban prenderne la figura o la forma. –
Esempio: Soder. Op. 3, 262: Se si desiderino strade coperte, queste si potranno indirizzare d'ogni sorte arbori, mettendo loro sotto i modelli dei legnami, sopra ai quali s'accostumino a ire; e fermi poi che egli sieno, custodirgli che si regghino da per loro.
Definiz: § XVII. Usasi anche a denotare la Sagoma di un lavoro da eseguirsi, tirata, o intagliata, su carta, legno, o altro. –
Esempio: Cresc. B. Nard. Medit. 15: Presupposto adunque questo, pigliaremo a far il garbo o modello delle coste della galea un solo stamenale, con la metà della sua matera, qual metà termina nella carena.
Esempio: E Cresc. B. Nard. Medit. 16: Con questo modello si squadrano le tre matere e stamenali della mezania, essendo tutte tre d'una istessa grandezza ed apertura.
Definiz: § XVIII. Modelli, diconsi dai sarti e sarte Quei pezzi di carta o altro che sono della forma esatta di ciascuna delle parti che compongono un abito, e simili, e sui quali si taglia la roba; onde Mettere a modello, vale Tagliare la stoffa sul modello, a pezzi, poi imbastirli, per metterli insieme e provarli. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 6: Nuovo è il modello su cui vien tagliato, Nuovi i bottoni; insomma tutto è nuovo, Fuorchè il vestito, il quale è rivoltato.
Definiz: § XIX. Essere checchessia di antico, ovvero di nuovo, o di ultimo, modello, vale Essere checchessia di vecchia costruzione, ovvero fatto secondo i più recenti o i novissimi disegni e perfezionamenti dell'arte; e dicesi per lo più di armi, di macchine, di mobili, e simili.
Definiz: § XX. Essere alcuno tagliato a questo o quel modello, vale figuratam. Essere naturato in questo o in quel modo. –
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 1, 4: Altri.... Cantin le guerre di lontan paesi:... Ma perchè fui tagliato a un tal modello, Che nulla o poco alle gazzette attesi, To' cantar de' Toscani, io che son Tosco, Nè vo' stare a lodar chi non conosco.
Definiz: § XXI. Porre checchessia in modello, vale Modellarlo, Farne il modello. –
Esempio: Viv. Vit. Galil. XIX, 601: Nell'ore di spasso esercitavasi per lo più in fabbricarsi di propria mano varj strumenti e machinette, con imitare e porre in piccol modello ciò che vedeva d'artifizioso.