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1) Dizion. 4° Ed. .
PROFONDO.
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PROFONDO.
Definiz: Add. Concavo, Molto affondo. Lat. profundus. Gr. βαθύς.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 10. Ed era questo laghetto non più profondo, che sia una statura d'uomo infino al petto lunga.
Esempio: E Bocc. nov. 19. 20. Camminando insieme, e di varie cose ragionando, pervennero in un vallone molto profondo.
Esempio: Dant. Purg. 5. Quindi fu' io, ma gli profondi fori, Onde uscì 'l sangue, in sul qual io sedea, Fatti mi furo in grembo agli Antenori.
Esempio: E Dan. Par. 30. Quando 'l mezzo del cielo a noi profondo Comincia a farsi tal, ch'alcuna stella Perde 'l parere infino a questo fondo.
Esempio: But. ivi: Profondo, cioè alto, secondochè 'l gramatico dice, che alto viene a dire profondo, e così profondo per lo contrario viene a dire alto.
Esempio: Petr. son. 163. Fammi risovvenir quand'Amor diemme Le prime piaghe sì dolci, e profonde.
Esempio: Sagg. nat. esp. 44. Dependenti da più profonda immersione di canna.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 249. I tiri fatti da minore altezza v'imprimevano forma assai più profonda di quella, che da maggiore venivan fatti.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dant. Purg. 23. Costui per la profonda Notte menato m'ha (cioè: nel più profondo della notte)
Esempio: E Dan. Purg. 32. Gli altri dopo 'l grifon sen vanno suso Con più dolce canzone, e più profonda (cioè: piena di maggior dottrina)
Esempio: E Dan. Par. 4. Non è l'affezion mia tanto profonda, Che basti a render voi grazia per grazia (cioè: grande)
Esempio: Com. Inf. 17. È da sapere, che nelle parti della più profonda Alamagna hae uno uccello, ovvero animale aquatico, chiamato bevero, che usa nelle lacune (cioè: nel più interno dell'Alamagna)
Esempio: Petr. son. 73. Quando giungne per gli occhi al cuor profondo L'immagin, donna, ogni altra indi si parte (cioè: al profondo, e al centro del cuore, o dell'interno)
Esempio: Tratt. Virt. Card. Quegli, che ec. ha crucciato per peccato mortale, egli dee geminare di profondo cuore, sicchè il cuore si fonda tutto di lagrime (cioè: coll'intimo del cuore, di tutto cuore)
Esempio: Bocc. nov. 18. 22. Sedendosi appresso di lui un medico assai giovane, ma in iscienzia profondo molto (cioè: scienziatissimo, di grandissima scienzia)
Esempio: E Bocc. nov. 77. 4. Coloro, ne' quali è più l'avvedimento delle cose profonde, più tosto da amore essere incapestrati (cioè: di grande speculazione)
Esempio: Tes. Br. 2. 43. Nel profondo mezzodì il sole si dilunga quanto più può da noi, e vassene verso Settentrione.
Esempio: E Tes. Br. cap. 44. E allora dura altresì poco la notte verso il profondo mezzo dì (cioè: verso la maggiore altezza)
Esempio: Art. Vetr. Ner. 102. Non darai tanto allume per oncia, come dai al chermisì, perchè il chermisì ha la tintura più profonda, che non ha il verzino, e la robbia (cioè: maggior tintura, e più piena di colore)