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1) Dizion. 5° Ed. .
LINDA
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Dizion. 5 ° Ed.
» LINDA
LINDA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Diottra e Alidada.
Dallo spagn. linde, Limite, Termine, Confine. –
Esempio: Bart. C. Opusc. Albert. 298: La linda è un regolo diritto, che con una delle sue teste sta fermo nel centro del detto cerchio, e l'altra si gira intorno a voglia tua, talmente che ella si può transferire a ciascuna delle divisioni fatte nel cerchio.
Esempio: E Bart. C. Opusc. Albert. appr.: A questa linda attacco io un filo sottile con un piombinetto, e tutto questo instrumento, fatto dello orizzonte, della linda e del piombo, io lo chiamo il diffinitore.
Esempio: E Bart. C. Misur. Dist. 12: Alzisi o abbassisi tanto la linda, che la veduta dell'occhio correndo per amendue le mire, vadi al termine dalla propostaci linea.
Esempio: E Bart. C. Misur. Dist. 95: Ma in cambio di perno per la linda facciasi un cerchio di ottone, il diametro del quale sia un poco maggiore dello scavo che si fece per lo ago.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 31: E se bene questa diottra è stata modernamente da alcuni chiamata linda, che è voce spagnuola, la quale vien da lindero, che significa propriamente una linea fra due cose, nondimeno per essere ella intesa da pochi, usarò più volentieri il termine ordinario.
Esempio: Lorin. Fortif. 281: E sopra al mezzo giusto di esse base deve esser fermata la linda mobile A 15, che deve servire per traguardo, e poterla alzare e abbassare da ogni parte, col mezzo de' due perni posti in A C.
Esempio: E Lorin. Fortif. appr.: E sopra a questa linda deve essere fabricato l'archipendolo I L C.
Esempio: Cresc.: B. Naut. Medit. 446: Appeso adunque ed immobile (l'astrolabio), si gira la linda al raggio del sole, con il quale si aggiusta in maniera, che entrando ec.