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Dizion. 5° Ed. .
EDACE.
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EDACE. Definiz: | Add. Propriamente Che mangia con avidità, Vorace, Ingordo; ma usasi comunemente in senso figurato, per Che logora, consuma, distrugge, e simili. È voce di uso poetico. |
Dal lat. edax. ‒ Esempio: | Menz. Poes. 1, 150: Il di lei pregio è tale, Che puote ancor del tempo edace a scorno In luminoso giorno Render per bella lode altri immortale. | Esempio: | Marchett. Lucrez. 17: Nè quei che rode con l'edace sale Di giorno in giorno il mar dai duri scogli. | Esempio: | E Marchett. Lucrez. 209: E sempre Nascere ed esalar da cose certe, Qual dal sole il calor, da' fiumi il freddo, Dal mare il flusso ed il reflusso edace Dell'antiche muraglie ai lidi intorno. | Esempio: | E Marchett. Lucrez. 345: Per qualunque ragion la fiamma edace Fin dall'ime radici in suon tremendo Divorasse le selve. | Esempio: | Manfred. Rim. 85: I gran templi e i simulacri tuoi Vantarmi intatti ancor dal tempo edace. |
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