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1) Dizion. 2° Ed. .
DIGNITA, e DEGNITA
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DIGNITA, e DEGNITA.
Definiz: Astratto di DEGNO, in senso d'orrevol condizione, e d'alto affare. Lat. dignitas.
Esempio: Dan. Par. 7. Ed in sua dignità mai non riviene.
Esempio: Bocc. introd. nov. 48. Tanto dico, quanto alla vostra dignità s'appartiene.
Esempio: Passav. 186. Ed in questo stà la degnità, e l'eccellenza della Vergine Maria sopra gli altri santi.
Esempio: E Passav. c. 82. Per l'eccellenza, e per la degnità dell'uficio, al quale Iddio l'elesse.
Definiz: ¶ Per grado d'uficio.
Esempio: G. V. 10. 75. 3. E per moneta desse privilegi, dignitadi, e benifici.
Esempio: Dan. Purg. 19. Ed io a lui, per vostra dignitade, Mia coscienza dritto mi rimorse.