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1) Dizion. 5° Ed. .
GRASCINO.
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GRASCINO.
Definiz: Sost. masc. Basso ministro della Grascia, il quale procurava che si desse il giusto, e che le grasce si vendessero legittime, e a peso, e a misura. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4 Introd.: Fa' che nell'arristiarti a' contrabbandi, Gabellieri, stradieri, doganieri, Birri, grascini, spie, Non sospettino in te malizia alcuna.
Esempio: Buomm. Cical. 22: Ella potrà pigliarne quanta vorrà; ma a dirvela, e' non son marchiati, e però non ne fo la pala, e non gli mostro se non a quattr'occhi, per amor de' grascini.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 13, 51: Lasciar ch'ai bei pranzi, a liete cene, Alla barba di genti e smunte e smorte, Rendan le pance loro oggi ripiene.... Commissarj, fornaj, birri e grascini.
Esempio: Legg. Sal. 109: Alle guardie di quest'ofizio, e a' grascini della Grascia di Firenze, si concede la facultà di andar a fare l'invenzioni di detti pesi non giusti.
Definiz: § Figuratam., e in ischerzo. –
Esempio: Rusp. Son. 3, 195: Fa 'l grascin de' poeti; e 'l contrappunto Rivede a chi compon, gonfiando ec.
Esempio: Menz. Sat. 185: Questo grascin dell'erudite quoia.